DELLA GUERRA DI CIPRO LIB.II. t$i Se nella materia, che hora viene a quefto Senato prò-pofta , fi trattale piamente di perdere quelgloriofo nome , che fi ha la noftra jRepublica acquiftato nell’opinione di tutti gli huomini, con la magnanima, & generosa rifolutione fatta f anno paffuto di accettare la guerra intimataci da' Ttirchi, di difendere con l’armi lo ftato nofiro contra /’ indolenza loro : forfè che io mi farei ftato queto, afpettando ancora qual fine fujjero finalmente per ritrovare quefti noftri irrefd-luti configli ; benche certo non fia nè poca, nè leggiera la perdita , che fà un Prencipe, quando refta diminuita la fua riputcttione, con la quale non meno, che con le forze fi reggono gli fiati. Ma perche io conofco, che quefta noftra importuna tardità ne va conducendo a ftato, onde habbiamo per neceffità a precipitare, mentre vanamente appoggiando le noftre Sperante a lontani, & fallaci trattamenti di pace, vogliamo fpogliarci d ogni ajuto delle forze altrui, & rimanere foli a foftenere l empito di potent/jfìmi & injolentif-fimi nemici / convengo oppormi alle cofe propofte, & aprire il mio \entimento da quelle molto diverfo , ifiimando io, che perniciofifjìma deliberatone fìa , il non deliberare nulla , & continuare a fpendere il tempo in parole j perocbe quefto finalmente ci priverà del tutto di poter bavere quegli ajuti r quando ben anco non mane affé d collegati la volontà di concedergli , per li quali tante volte con tanta infian^a li mefi paljati è fiata da noi follecitata la conclufione di quefta lega. lo per me (Signori llluftriffimi ) vedo in quefta de-liberatione mutati, anzi gli animi vojtri, che lo ftato delle cofe . Quando da principio con tanto ardore, con tanto confenfo di tutti , fù prefa quefta guerra, rifiutando ogni negotio d accordo , al quale la venuta del Chiaus apriva la ftrada , & accettando prontamente le propofte della confederatone, fatteci dal 'Pontefice, non fapevamo noi forfè di ha-ver a fare con un nemico potente ? non conofcevamo l incertezza degli eventi della guerra , & /' ordinarie difficultà delle collegationi de Prencipi ? ISlondimeno , perche fi vedeva , che da queft: barbari infideli ninna fede era baftante d affamarci , crefcendo ogni dì più. la potenza , & /’ ambitione de Pren- K 4 dpi *57 r. Sua oratio-ne in Senato , con la quale lo ef-forta alla lega. Vali' infedeltà de'nemici ••