VINETIANA LIB. XII. 16$ blamente il fuo proprio coftume , non fia per fiimar più gl' interejjì, & commodi fuoi, che tutti gli ufficii fatti , ò che fi poteffero fare verfo di lui j di che fiavene ejfempio le città di Fiorenza, di Siena, di Genova, alle qua- li per premio di molti fervigi ricevuti , ha levato affatto la libertà. Havevano quefte cofe grande apparenza, ma penetran-dovifi più. adentro , conofcevafi , elle non eifere appoggiate a falde ragioni , nè ad alcun fermo fondamento . Però che il partirfi dall’amicitia di Celare , confervata per tanti anni con molta profperità della República , per Ichifare pericoli , & danni lontani , & incerti , non pareva nè buono , nè favio configlio . Et quando pur s' liaveife volto il penfiero ad ufcire una volta della neutralità , & fare nuova prova della fortuna della República y come poterfi flimare quella buona opportunità , effendo la flagione già molto oltre corfa , per tentare quell’ anno cofe di mare ; & in terra poca , ò niuna provifione di gente da guerra , per tentare cofe di tanta importanza ? Nè eifere le forze di Cefare abbattute in modo, che in breve tempo feguendone 1’ accordo con gli Alemanni , che tuttavia fi trattava , & era molto vicino , non poteffe rifarfi , & vindicarfi con tanto maggior ardore dell’ offefa , che flimaffe haver ricevuta , quanto che la conditane delle cofe , & del tempo la faceva riufcire maggiore . Quelli rifpetti dunque maturamente confiderati , &. congiunti co ’1 defiderio di pace , alla quale per fé fleffo era molto inclinato 1* animo del Senato , fecero , che quafi con tutti i voti fuife deliberato di rifpondere al Prencipe , & all’ Ambafciatore Francefe in cotal guifa : Che molte gratie rendevanfi, & al Rè, & ad effo "Prencipe, di quefta così pronta volontà verfo il commodo della República, & che di que fio juo gratiffxmo ufficio farebbe confervata la memoria y ma che ritrovandofi ella già molti anni in pace con tutti i Principi, Jiimava da quella non potere dipartirfi, nonef-fendole da loro data alcuna occafione : nelle altre cofe doli.Par ut a .Tom.II. Q_ i ver 1552. Le quali [ut confi de rat* maturamente da' Senatori. I quali per-fiìrifolvoHO di non partirfi dair amicitia di Cefare.