377 si slanciarono intrepidi come leoni contro le nemiche batterie, voi do-\reste subito pensare che santa, che divina dovea essere la causa per cui combatterono; che Iddio solamente può infondere tanto coraggio e tale disprezzo della morte in giovani avvezzi fin da pochi mesi all’ozio degli sltidii, alla tranquillità dei negozii, alle dolcezze dell’amore, alle cure delle domestiche case; e sì vedete che quella fu ispirazione di Dio. Latrarono in campo que’ miseri per la libertà della terra natia, per la indipendenza della propria nazione; versarono il loro sangue per ¡scacciare un iniquo invasore da quella proprietà che Iddio diede loro in retaggio; furono spente le loro vite dalle mani di quegli assassini, che brutalmente violarono la santità dei loro domicilii, saccheggiarono da \ nudali i loro paesi, e con turpitudini e sacrilegii che mettono orrore, contaminarono la santità e la divinità di questo suolo Italiano. Qua, qua, 0 se\eri maestri di morale, qua, o infedeli interpreti della parola di Dio, ditemi in fède vostra dov’è la pagina del divin Libro che imponga ad una intera nazione di sostenere in silenzio un tanto disonore, un tale abominio, così inique catene di abborrito signore? Quando mai il nostro benedetto Maestro ci comandò, che sacrificassimo all’altrui brutale violenza i nostri più sacri diritti? quando mai un consenso così universale di venticinque milioni d’uomini dovrà essere posposto all’ambizione, alle wolenze d’un solo? Quando mai i dottori della legge, i profeti di Dio ebbero comando di tacersi e dì vedere in silenzio la rovina e la desolazione del popolo? 0 non piuttosto si presentarono animosi al cospetto dei re e francamente gli sgridarono della loro ferocia? è forse obbliato mi Ambrogio, non si ricorda un Gregorio, si dimenticarono gli Enrici e 1 Barbarossa di Alemagna ributtati dai ministri del santuario? Dobbiamo sì essere soggetti, e Paolo lo comanda, ai nostri superiori; ma forse che [’Austriaco è il nostro legittimo padrone? chi gliene lui dato il comando? quando mai si ebbe il consenso ed il volere del popolo '! saremo suoi perchè venduti, e Iddio ci farà intanto sentire la libertà per condannarci a perpetua schiavitù? — Qualunque potestà sulla terra viene da Dio, è Iddio stesso che il dice; ma non è potestà quella che non è costituita da Dio, nè Iddio vuole e può costituire una potestà tutta fondata suiringiustizia, sulla forza, sull’oppressione. Se non che torna inutile un tale esame: interroghiamo pure noi stessi, la nostra coscienza; ed in noi stessi e nella nostra coscienza tro-\eremo la risposta: e questa voce universale è pur voce dì Dio. Tacciano •ma volta i partiti violenti, il venale interesse, le aristocratiche ambizioni, i vili timori, gli scrupoli indiscreti; leviamola polvere dalle pagine delle antiche scuole, non vogliamo che una pietra monumentale le chiuda alla rovina dei popoli; e tulli unanimi allora grideremo: santa, giustissima, o Signore, è la causa per cui Italia combatte. Da qual fine furono slanciali gli estinti nostri fratelli nel campo ‘Iella battaglia, che esser doveva il letto della lor morte? Ah! signori, 'i confesso la mia debolezza, volendo pure trovare una risposta verace, “Oli posso far a meno di non sentirmi commosso fino alle lagrime; che tutti mi trascorrono nel pensiero i brevi giorni della prima letizia, ed i '«olii è lunghissimi dell’angoscioso affanno, delle cruente sventure. ISon