G 553 G ¡¡letti (Giuseppe), generale romano, comanda la quarta brigata delle truppe romane nello assalto dato alla città eterna dalla divisione francese, guidata dal generale Oudinot per restituire il papa sulla sua sede .... . . . . . . . Pag> Galvani , farmacista di Fenezin , e eletto membro di una Commissione di chimici ed artiglieri per lo esame dei processi relativi ad ottenere sollecitamente polvere e materia prima occorrente . . . . Gandin'ly maggiore, si loda per valore in un /otto d'armi seguito fuori delle fortificazioni di Brondoto fra le truppe venete e le austriache, per ro-gunar via nane’ alt approvvigionamento dille prime ... « 385 Garibaldi , comanda la prima brigata delle truppe romane nello assalto dato alla città di Roma dalla divisione francese guidata dal generale Oudinot per restituire il papa sulla sua sede . » aji — brano di una sua lettera al ministro della guerra in Roma, con cui loda i corpi ili truppe romane che neglio si distinsero nell' aggressione falla a quella città « lolla divisione francese , coniandola dal generale Oudinot per restituire d papa sulla sua sede . . . . . . . . j» 318 Gattoni, ricco negoziante di Bergamo , rimane ucciso ilei vigoroso assalto dato dai Beigamaschi a quel castello . . . . » 41 Gazzetta di Vienna, descrizione speditale da un suo corrispondente dell'assedio e della difesa del forte di Marghera n 3 fi* — universale austriaca : riferisce alcuni Jatti intorno al pessimo siate in cui sono gli Austriaci che assediano il forte di /Irondolo n 517 Genova : udita la dolorosa sconfuta dell'esercito piemontese nelle pianure di Novara, si leva a gagliardo commovimento, combatte contro le truppe di presidio e le costringe a capitolare, i usti luitee un Comitato di pubblica sicurezza , atteggiandosi a forte resistenza contro le milizie nazionali che si spedissero ad assoggettarla » 55 — testo della capitolazione conchiusa fra le truppe di presidio e il po- polo genovese .........« 5i — e messa hi ¡stalo d’assedio •» 38 — lt autorità civili e militari, stanziate in essa, sono poste sotto la immediata dipendenza del luogotenente generale cav• Alfonso La-Marmora, investito di pieni poteri . . . . . « ivi — è s/retla da blocco per comando di esso luogotenente ’> 4,J — hanno ivi principio le guerre fraterne: i soldati piemontesi, con- dotti dal generale La-Marmora , che si ritrassero dal combattere contro l'A¡¡siriaco per la difesa, nonché d'Italia , de' pro-prii focolari, guerreggiano accanili contro i loro Jratelli di Genova , insorti a gettare da se l'infamia dell' armistizio di Novara .......... n 4 8 — valoroso e fermo contegno de' suoi cittadini nella lotta fraterna >» ivi — cede alla forza prepolente delle truppe piemontesi ed al bombar- damento ordinato dal feroce La-Marmora contro la valorosa città . . . . . . • « 5t* Ghellof, maggiore, si loda pel valore mostrato in un fatto d'armi seguito Juori delle fortificazioni di Brondolo fra le truppe venete e le austriache per raggranellar vìlluarie all'approvvigionamento delle prime it 385 Giacomuzzi ( G. lì.), sue parole al popolo di Venezia, con citilo rinjranca nella disperata resistenza che oppone alla rabbia austriaca, rammentandogli la protezione della Madonna ì . • • • « 36t» Gianu'e, uno de' principali autori della sollevàziu'ne di Genova , e escluso dall'amnistia accordala a' Genovesi dal'generale La-Martrturu dopo la resa di quella città ........ m ¡jG t. vii. 37