3 8 fi 13 Giugno. conino PROVVISORIO DI filli 11. I BUL LETTINO DELLA GUERRA. Ispettorato del d.° circondario di difesa AL COMANDO IN CAPO DELLE TRUPPE. Strada ferrata, do giugno 1849, ore 8 antim. I! nemico smascherò nella notte sull’isola di S. Giuliano la sua nuova halterio, composta, da quanto sembra, di quattro cannoni e quattro mortai. Da questa e dalle altre già stabilite, aperse sull’albeggiare un fuoco abbastanza nutrito contro tutte indistintamente le nostre posizioni, cui risposero immediatamente le nostre artiglierie. Noi non risentimmo alcun danno. Dei proiettili nemici, slanciati col massimo sforzo dell’arte, appena alcuni rari oltrepassano di pochi metri il lembo della laguna. In vista deli’assoluta inefficacia dclPoffesa, rallentasi in questo mentre il fuoco d’ambe le parti. Il generale comandante G. ULLOA. Il capo dello Stato maggiore L. Seismit Doda. pubblicato ter incarico del coverno provvisorio Il Segretario generale JACOPO ZENNARI. Ore 40 pomeridiane. Il fuoco, rallentalo verso le olio della mattina, continuava, rinforzando a riprese, durante tutta la giornata. Sei differenti batterie si osservavano dalla parte del nemico: ai Bottenighi, alla testa del Ponte, in prolungazione del fianco destro degli ultimi piloni, fra i primi archi distrutti, a S. Giuliano ed a Campalto. Le nostre opere non hanno sofferto alcun guasto, ed è affatto insignificante la nostra perdita. È inutile aggiungere nuove lodi alla nostra artiglieria, composta in gran parte dei difensori di Marghera. Più d'un cannone nemico vedesi, ad onta della distanza, smontato dai beni aggi*1' stati nostri tiri. Voglionsi tuttavia pubblicamente encomiati: il cannoniere di artiglieria marina, Luigi Tommasini, che, ferito, gridava: Fiva I Italia e rifmtavasi di abbandonare il suo posto: il giovinetto Angelo (Aielli, di Bologna, che con rara intelligenza ed intrepidezza disimpe‘ gnava il servizio ilei mortai, ed i seguenti cittadini, i quali, ad onta