95 Ecco alcuni estratli di carteggi, corsi con le autorità delle popolazioni insorte, i quali vi proveranno che non fummo chiamati, e che i migliori patriotti italiani, dinanzi a’quali v’inchinereste se non temessi di nominarli, c’indirizzavano il consiglio, che dico?, la supplica di non andare in Italia prima del tempo. ( L’ oratore legge qui parecchie lettere, scritte dagli ambasciatori e da’ministri di Sardegna, i quali perorano ad allontanare l’intervento francese, ove non si voglia che sia distrutta per lungo tempo l’influenza della Francia in Italia, e supplicano il governo francese di tener le truppe lontane dalle frontiere. ) Ho ricevuto, continua il sig. Lamartine, questa mattina stessa, un istante fa, due nuove lettere dello stesso genere. L’ una, del governo di Milano, che implora parimenti la nostra neutralità finché siamo chiamati; l’altra, dell’inviato di Lombardia, che mi prega di dichiarare domani (la lettera è scritta ieri), di dichiarare pubblicamente, com’è vero, ch’egli, ed il rappresentante di Venezia, sonosi sempre, per sentimento nazionale, opposti all’intervento della Francia, finché l’Italia possa bastar sola a conquistare la sua indipendenza. Voi vedete che quattro o cinque potenze italiane rifiutavano d’accordo la nostra cooperazione. Spero, dobbiamo crederlo, che l’Italia non ne avrà bisogno ; ma gli amici dell’ Italia si rassicurino : se il grido di aiuto, del quale vi parlava poc’anzi, si farà sentire, se le congiunture il rendessero necessario e legittimo, la Francia interverrebbe alla sua maniera , ed alla sua ora. In nessun caso l'Italia non ricadrà sotto il giogo, ch’ella scosse sì gloriosamente. (Beìiissimo! benissimo!) In nessun caso la Francia non mancherà a quella fratellanza per 26 milioni d’uomini, che fu la sua legge in passato, ed il suo dovere in avvenire. Oggi non voglio spiegarmi maggiormente ; ho per questo le mie ragioni , e gli avvenimenti ve le faranno palesi : ma ha una parola , che posso proferire con certezza di non essere smentito da nessun avvenimento e da nessun rimprovero dell’Assemblea nazionale o del paese; ed ella è questa : intervenga la Francia, o non abbia fortunatamente ad intervenire in Italia , 1: Italia sarà libera e le frontiere francesi assicurate. ( Applausi. ) ORDINE DEL GIORNO APPROVATO NELLA SEDUTA DEL 24 MAGGIO 4848. L’ordine del giorno ragionato, statuito dall’Assemblea sulla discussione dell’ Italia e della Polonia, e rimesso per la compilazione al Comitato degli affari esterni, è del seguente tenore : « L’Assemblea nazionale invita la Commissione del potere esecutivo a continuar a tenere per regola di contegno i voti unanimi dell’ Assemblea, compendiati in queste parole : Patto fraterno con 1’ Àiemagna ; ricostituzione della Polonia indipendente e libera ; affrancamento dell’ Italia. » L’ Assemblea , nella sua sessione del 24, approvò a voti unanimi questa dichiarazione.