15 Lomelliua, saranno difese dalla cittadella di Alessandria! Riprendete le anni, quando avremo evacuati i ducati, avremo abbandonato Venezia e la Lombardia! Riprendete le armi, quando i nostri arsenali saranno in preda al Tedesco; quando ci saremo suicidati, riponendo la spada nel fodero! (Bravo! bene!) Questa vergognosa capitolazione, che non è necessaria, non è costituzionale, non è politica, dice in diversi articoli che le truppe austriache saranno mantenute a spese del nostro erario, e che saranno regolate da una Commissione mista. Signori qui si tratta di un tributo, a cui non si può aderire che dal Parlamento; ed il governo non può prometterlo senza violare la costituzionalità. .Mi direte che fu necessario. E dove risulta questa necessità? INon rimanevano tòrse più mezzi nella nazione per sopperire alle perdile deH’esercito ì Non rimaneva forse la ritirata su punti strategici ed inattaccabili? Non rimane forse intatta e piena di buoni sentimenti la divisione, condotta dal generale Lamarmora? e la divisione lombarda, che vide cadere quel vessillo che per tanto tempo fece lo scopo dei suoi desiderii, senza poter venire alle mani col suo odiato nemico, non è forse ancor essa intatta e superba di potersi battere? Non esistono forse ancora molti corpi disseminati nelle varie città del Piemonte? Non la guardia mobile a disposizione del governo? non la guardia nazionale che diede tante prove di amor patrio e di libertà? Non vi era forse e non esiste tuttavia 1 elemento popolare, sorgente inesauribile, ogni qual volta si tratta di difendere i proprii lari? Non vi era forse l’insurrezione lombarda, che compromette il nemico alle spalle, che gli chiude la ritirata a Brescia, a Bergamo, al Mincio 1 ... . Ma rarmistizio ha compromesso tutto, tutto, perfino-la. ritirata sugli Appennini, la difesa di Genova e la congiunzione còlla Toscana. Dopo queste osservazioni chi oserà ancora affermare che l’armistizio fu necessario ? Che non sia politico, non è d’uopo che io ve lo dimostri. Mettetevi una mano sul cuore, e vedete se villa nell’armistizio una parola che sia parola di cittadino italiano ! ! Io spero che la Camera non accetterà quest’ infame armistizio, senza porre in accusa il ministero che ardisca accettarlo. ( Rumorosi applausi. ) Imperocché, oltre i sentimenti italiani da cui tutti dobbiamo essere animati, abbiamo la parola d’onore: i quattro quinti dei deputati abbiamo volato la guerra d’indipendenza, nè possiamo tradire tale promessa senza tradire noi stessi, senza tradire la nazione. Respingiamo adunque questo vituperevole armistizio, e come fatto militare e come fatto politico, ed il governo aneli’esso accetti l’invito di respingerlo. ( Bravo! bravo! Applausi in tulle le gallerie.) Josti: In mezzo a tanti dolori che ci affliggono, in mezzo a tanti conflitti che mi turbano l’animo, io non so se mi troverò un sufficiente lucido intervallo da esprimere con ordine le mie idee.