52 Dopo il lungo volgere dei secoli, la nobile Venezia *i mostra nelle attuali terribili contingenze qual comparve dopo i disastri di Chioggia, quale si mantenne contro la tremenda lega di Cambrai, quale si sostenne nelle memorande lotte di Cipro e di Candia. I concittadini di Dandolo, dello Zeno e del Morosini sentono tutta la difficoltà, ma nell’istesso tempo tutta l’altezza e la responsabilità della loro situazione. I penati delle nostre libertà, il palladio della nostra indipendenza, cacciati dal continente italiano, sonosi un* altra volta rifugiati ncir asilo delle sue lagune, e quindi essi li difenderanno come difesero un giorno Padova, Corlù e la Canea. Qual miserando, ma insieme grande ipeltacolo non ci offrono in questo momento le cose della nostra Patria ! Nel fondo del golfo della Liguria, Genova, trincerata fra le sue barricate, soffre il cannoneggiamento ed il bombardamento, e sembra pronta a seppellirsi sotto le sue rovine piuttosto che sottoscrivere ad un armistizio vituperoso, e sottoporsi ad un ministero inauguralo dalle simpatie di Radetzky. Nel fondo del suo golfo, Venezia, difesa da’suoi mari, dalle sue mille artiglierie, ma più di tutto dalla costanza e dal coraggio de’ suoi cittadini, è risoluta anch’essa a protrarre la sua eroica difesa sino all’estremo, piuttosto che piegarsi un’altra volta alla dominazione straniera. Perchè, i consiglieri del discendente di Emanuel Filiberto, del principe Eugenio, del figlio di Carlo Alberto non chiudono anch’essi un cuore che somigli a quello di coloro che moderano in questo momento le sorti di Venezia ? I disastri di Novara sarebbero in breve stati riparati, e noi, chiusi tra gli spalti di Alessandria e di Genova, in breve saremmo ricomparsi sui campi italiani a ristabilire le sorti di guerra ed a cacciare il barbaro oltre i confini della nostra patria. Invece essi fra poco sottoscriveranno ad una pace che sarà un vituperio e per loro e per noi, nel mentre che Venezia rimarrà esempio di fede e di costanza a cui verranno ad inspirarsi tutti coloro che amano veramente e caldamente la Patria. Lode adunque al popolo ed ai reggitori di Venezia! Ma più che dalle nostre parole, venga ad essi eterna meritata lode dall’ultimo atto emanato dai rappresentanti di quell’eroico popolo nel giorno 2 aprile corrente. 13 Aprile. DA SAPERSI DA OGNI VERO ITALIANO. DOMANDA. Chi siete voi? RISPOSTA. Italiano per la grazia di Dio. D. Chi è il vostro Dio ? R. Quello che sommerse Faraone e che farà piovere fuoco sui nostri nemici.