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\c lo nomini. Egli è parlito con l’ordine di tenerci al falto, dì per di, di tulli gli emergenti, che potessero insorgere, e di valersi di tutto il silo influsso per far uscire dall’intervento buone garahlie per l’Italia.
    Una voce alla sinistra : La repubblica non è dunque nel numero di tali libertà? (Agitazione.)
    11 sig. Odilon Barrai: Godo d’aver a dare queste spiegazioni all’As-st'iublea. La condizione è abbastanza grave, le nostre relazioni con le potenze esterne hanno un valore abbastanza grande, elle possono avere conseguenze abbastanza gravi, perchè non dobbiamo cercar l’occasione d"indebolirci, dividendoci. (Benissimo! benissimo!)
    Ilo	veduto nazioni meno polenti della nostra, che non avevano, al pari di noi, il benefizio dell’unità, questo benefizio, cui tendono tutte le potenze straniere in mezzo ad emergenze violente ed a peripezie, di cui nessuno può valutar l’importanza; questo benefizio, che unisce in un fascio tutte le forze del paese, e che importa di non debilitare, nè arrischiare (Benissimo I); ho veduto dico, nazioni molto meno potenti, le (piali, prive di unità, non avevano, al pari di noi, la libera disposizione delle loro forze; ho veduto codeste nazioni far tuttavia grandi cose, perdi'esse avevano compreso che, nei frangenti difficili, bisogna far predominare il patriottismo sulle passioni. Ne ho veduto che, quando un disastro percoteva le armi loro e la lor bandiera, deponevano tutte le passioni e tlitti gli odii, per unirsi dietro l’esercito e coprir la bandiera.
( Lunghi applausi. )
    A questa condizione sola, una nazione, anche potente, può consertare tutta la sua forza, tutta la sua grandezza.
    Fui tratto ben lontano dalle due questioni che ci furono poste. Or ci risponder^)' in chiaro e preciso modo.
    La lettera del presidente della repubblica è ella un atto del gabi-netlo? Rivela essa l’intenzione d’inaugurare una politica contraria a quella consigliata dall’Assemblea? Rispondo senza esitazione, senz’ambagi.
    No; la lettera del presidente della repubblica non è un atto del ga-liinetlo; no, ella non indica l’intenzione di seguire una politica contraria a quella, che ci ha consigliato il voto dell’Assemblea. V’ebbe un alto <lel governo; quest’è la spedizione d’un rappresentante con istruzioni, il cui spirito è pienamente conforme a quello che risultò dalla discussione. Non potrebbe dunque esservi conflitto fra’poteri. (Benissimo! benissimo!)
    Il sig. Grevy: Cittadini rappresentanti, il signor presidente del Consiglio ci annunzia che giungeranno senza dubbio quanto prima dispacci; propongo, in conseguenza, di protrarre a domani il seguito di questa discussione. 11 governo polrà probabilmente farci conoscere allora gli esalti particolari de’latti, e dirci, meglio ch’oggi, quel che intende di fare. (Vovimenli diversi.)
    Il sig. Ledru-Rollin: Cittadini, ora che la discussione è incominciata, ‘‘«n comprenderei, per mio conto, ch’ella si differisse. Si dice che domani giungeranno forse dispacci, ed allora si avranno particolari che mancano oggi. Ma questi dispacci ghigneranno essi domani? (Rumori.)
    E supponendo che giungano domani, in che il loro arrivo potrebbe