470 liera flottiglia, composta di circa 7 mila uomini di truppe da sbarco; mentre altrettanti sonosi già diretti per Ancona. 11 preside, forte degli ordini avuti, domanda il tempo per ¡spedire a Roma e riceverne risposta. Pare che non possano su questo punto accordarsi, mentre i Francesi vogliono sbarcare subito, adducendo il caso che il mare possa imperversare. Non vale, a quanto sembra, che il preside gli accerti che, se in via d’umanità sarà necessario che sbarchino avanti che venga la staffetta da Roma, sarà loro concesso. Si raduna in questo momento un Congresso, composto della Commissione di difesa nelle persone de’varii comandanti militari, del Municipio e della Camera di commercio. Ore H 1/4. — Prendo cognizione che i Francesi vengono muniti de’proclami, che vi accludo. Ore 41 4/2. — Il Municipio e la Camera di commercio protestano di non volersi opporre allo sbarco delle truppe francesi, considerandole, coni’esse lo dichiarano sul loro onore, nostre amiche ed alleate. Ore 42. — È permesso lo sbarco. L’aiutante di campo del generale Oudinot ha firmato una nuova dichiarazione, ove adduce eh’essi vengono a nostra difesa, che non s’ingeriscono della nostra forma di governo, che vogliono esercitare la loro influenza, e che non saranno mai per imporci una forma di governo, che non sia voluta dalla maggioranza. Di più, ha ritirati i proclami che voleva affiggere: ha promesso non farlo, e modificarli, se sarà possibile, all’arrivo del generale in capo. Promette di lasciare il preside nella piena libertà delle sue funzioni, di non essere d’aggravio alla popolazione, di lasciare il comando della piazza ed il forte in mano dei nostri. Ore 1 poni. — La fregata bordeggia fuori del porto ed alterna segnali con altro vapore, che è nel nostro porto. Ore 5 pom. — La (regata è appena in vista in direzione di ponente-libeccio, si vede che va in traccia della squadra. Giunge in questo punto il battaglione Melara. Un nuovo Congresso va a tenersi dal preside: corro acl assistervi; se potrò, ve ne darò il risultato. Ore 7 pom. — Il tempo è nuvolo. La squadra non si vede. —■ Così una corrispondenza della Fallacie di Roma. A queste notizie aggiungiamo la seguente corrispondenza del Conci• liatore di Firenze, in data 25 aprile: « Il preside ha riscontrato energicamente il dispaccio del generale Oudinot. Ieri sera si adunò il Circolo popolare ad urgenza e fece invito al Municipio perchè stampasse un indirizzo ai Francesi. Una staffetta} giunta questa notte, ha portato al preside l’ordine del triumvirato di resistere, e di impedire lo sbarco. « La truppa, col preside, avrebbe forse voluto resistere ; ma la popolazione vi si è opposta, mostrando esser questo un temerario progetto- « Un nuovo Consiglio di guerra è slato tenuto dal preside, nel quale è stato decìso di secondare il voto del popolo. « Una deputazione era in traccia del generale sul vapore il Narval. « In questo momento, ore 1 pom., principia lo sbarco delle milizie» che vengono bene accolte dal popolo.