140 posti al medesimo Auditorato, dietro ingiunzione del Comandante del secondo o del quarto, secoudochè l’imputato spetta all’uno od all’altro dei circondar» medesimi. Questo principio servirà di norma anche alle successive incombenze dei Comandanti, •4. La guarnigione di Venezia viene sottoposta air Auditorato di guarnigione, ed i processi si apriranno dietro ingiunzione dei Comandante divisionale, a cui spetteranno anche in seguito le incombenze e i diritti dei Comandanti di circondario. Il presidente MANIN. 26 Ap r ile, LA PACE SCABBIOSA. 0 mangia questa minestra o salta questa finestra, dice Radetzky al nostro ministero, cacciandolo tra l’uscio e il muro e piantandogli la spada alla gola; e il ministero, con occhi sbarrati e stralunati, colle mani tese a lincino a guisa di chi ha sotto gli occhi un brutto serpente, col sangue gelato più di un sorbetto, se ne sta li esterrefatto, istupidito, immanunalucchito ed immobile, come chi è percosso dal fulmine. Succede adesso quello che successe ai tempi dell’armistizio Salasco e della famosa mediazione Abercromby. Il ministro Pinelli si teneva tanto sicura la pace onorevole come se l’avesse in tasca, e si era persuaso che allo scadere delle sei setlimaue di armistizio, vi sarebbe pace celebrata. Adesso ancora si persuase che una pace coll’Austria, a condizioni oneste, sarebbe una cosa da farsi li su due dita. Radetzky l’aveva personalmente con Carlo Alberto; ora Carlo Alberto non c’è più, quindi la principale difficoltà è scomparsa. Radetzky l’aveva eziandio coi Lombardi; o il ministero, non curando trattati, fede, religione, onore, si sbrigò alla lesta dei Lombardi, ed ecco quindi un altro appianamento. Radetzky non ha che espressioni affettuose pel giovane Vittorio; parlando poi della regina, il buon vecchio si disia tutto in latte e miele; ei la vide nascere, ei l'accarezzò bambina e la prese Ira le sue braccia; è la sua buona e cara Adelaide; è la figlia dell’amatissimo suo arciduca Ranneri; la sorella del carissimo suo arciduca Sigismondo; la cugina dell’augustissimo suo imperatore .... A queste espansioni di amore e di benevolenza, il ministero Pinelli-De Lauuay se ne rimase lì incantato e colla bocca aperta, e disse in cuor suo: Oh! con questo buon uomo avremo una pace pronta e onorevole. Dopo di avere assaporato quanto di dolce vi era sull’orlo della tazza, ora viene l’ostico. Boncompagni e Daborinida erano andati a Milano per trattare la pace col ministro de Bruck, che ebbe la bontà di far egli stesso il viaggio per risparmiàine a loro l’incomodo; ma, in luogo ih ricrearsi gli occhi in un uccello da paradiso, furono sbigottiti dalla vista di un basilisco. Le condizioni di pace, a quel che dicesi, sono dure, durissime, quanto il carcere dello Spielberg. Duecento milioni per ispese