22 E domandala od adollata la chiusura. Ravina fa la seguente proposta: « Se il minislero permetterà l’introduzione di forze austriache nella cittadella di Alessandria, prima che il così detto armistizio sia approvato dal Parlamento, ciò sarà riputato delitto d’alto tradimento. » Pinelli si maraviglia che possa accusarsi un ministero d’alto tradimento prima che i fatti siano avvenuti. Ravina dice che la Camera fa una legge di responsabilità, ma non giudica prevcnth amente. Pinelli osserva che la Camera, volendo fare una legge, deve osservare le formalità prescritte dal Regolamento. Ruvina dice che il delitto esiste ab eterno, e che in ora sarebbe tradire la patria, sarebbe il primo dei delitti, se si dovesse passare per le formalità dei Regolamenti in cjueslo momento, che possono farsi entrare i Tedeschi in Alessandria. Una legge si deve fare, (piando vi è il bisogno, anche in un momento, e questo bisogno 11011 essere mai stato tanto supremo come in questa circostanza. Bianchi propone che si aggiunga alla proposta Ravina « che sia delitto di ulto tradimento ritirare la flotta dall'Adriatico ed il consegnare la cittadella d’Alessandria nelle mani dell’inimico. » Tutto è approvato in mezzo alle acclamazioni universali del popolo. Il tumulto degli animi ó al colmo: gli amici della monarchia costituzionale si affannano per salvare il nuovo regno dal principiare colla vergogna di tale armistizio: auspicio funesto! Che più! 11 minislero stesso e provato essere incostituzionale, poiché non bassi sin qui alto formale d’abdicazione di Carlo Alberto. Teccliio domanda a De Launay se veramente sia deciso di mantenere intatte tulle le leggi delio slato. De Launay risponde di sì. Teccliio allora tornando, esclama: Ebbene! la legge di unione è legge dello stalo, votata dal Parlamento, sancita dal re! Sotto al peso di tale sconfitta, il nuovo ministero si ritrova confuso, umilialo; e la Camera si separa a un’ora dopo mezzanotte in mezzo a un trionfo popolare. Ah! dunque tutto non è ancora perduto! Il duca di Savoia fu generosissimo guerriero; il suo proclama da re lo dice re generoso: speriamo in lui e nella nazione. 4 Aprile, RESISTERE AD OGNI COSTO! VENEZIA resisterà ull’ austriaco a qualunque costo. Eroiche parole! pronunciate dall’eroica Assemblea. Sì, tutti unanimi noi ripetiamo: VENEZIA a qualunque costo all’austriaco resisterà! Venerata, benedetta da tutte le incivilite e libere nazioni della terra, seppe con accorta destrezza e con prudente consiglio risparmiare la effu-