433 in li nostro desiderio dell’italiana unità? Quale dei militi qui accorsi .;n credere che non sia Venezia essenzialmente repubblicana? E se la iln. cui tutti sospirano, fosse un giorno unità di repubblica, io vi mando, non sarebbe più bello il sole, più dolce l’aria, più cara la ira che Dio ci diede per abitarvi iu Irulellevole unione, in egtu-iliauza di diritti ? Secondo tali sentimenti il nostro Circolo italiano si diportò coslan-mnite nelle sue discussioni, e di non pochi provvedimenti fu promo-re, ed in parecchie questioni di giure pubblico, di civili libertà, alla ndizion nostra applicabili, assunse l’iniziativa. Nondimeno F allontanamento da Venezia di alcuno de’nostri socj più ni, I emanazione d’una legge che intimava ai militi di non far parto :i Circoli senza ottenerne da’capi il permesso, disposizioni alle (piali ^illudeva più sopra, ristrinsero la nostra associazione, senza che sciassero nei rimanenti le prestazioni più utili o il più conscienzioso buon altre. Ora abbiamo veduto con viva gioia il ritorno a Venezia di uuo !■ i più utili nostri amici, e ci giova degli altri assenti speiftrlo. K perorò il Circolo dinanzi a’ Dittatori per i proprj fratelli militari, ai dilicate ragioni vietavano particolari ricorsi , e dei fratelli ottenne ¡nlmente la riammissione; deploriamo clic onorevoli missioni o lonta-iiiza di serxigio ci privino d’alcuni altri, cui speriamo però, fra non radio, a noi come prima compagni nelle serali adunanze. Coi tornati interverran tutti quelli cui i discorsi avvenimenti di tali ’lunanze disgustavano, invitate da noi specialmente accorreranno ad asolerei de’ lumi loro le intelligenze di cui grazie a Dio abbonda la no-?tr;i città. Ohi si, Cittadini! ferverà ancora il lavoro nella nostra nuova resi->:iza : acquisteranno anzi maggiore solennità gli alti nostri, perchè M anno maggior estensione di forze intellettuali. — Noi di esperta ed ■sidua cooperazione ci protestiamo obbligali ai fratelli aspettati col-ansia deH’amore. La patria in essi quanto iu noi ha diritto di trovare alidi appoggi. Sono eguali i nostri principj, scevri da una spostata 'sallazione, ma da quelle moderate tendenze altresi che forviano l’uomo iiU'azione, aspettando, qualunque sia per essere l’avvenimento , invece * usare dei lumi, della prudenza e dell’accortezza che occorrono per prepararlo. Oh benedelto chi per la libertà non riposa inai I Benedetti i nostri 'rateili che tornano fra noi a combattere la guerra santa con ogni Intensione di mente, poiché sui campo dell’onore la combattevano con ?ni forza del braccio! ■-JJU T. VII. 2*