255 Ma la Commissione ha voluto , e credo eh* ella lo abbia espresso -cliiettaiiieiite, che il governo, qualunque sia lo stato de’latti, rientri al in senle, con tulli i provvedimenti possibili, nelle risoluzioni che abbiamo riguardate. come risoluzioni dell’ Assemblea, e che abbiamo riepilogale cosi: « Ln vostra Commissione, raffrontando i falli rilevali dai dispacci con lutto ciò ch’era sialo annunzialo all5 Assemblea, e con la dichiarazione che ave\a determinato il suo voto, ha giudicato che la direzione, dilla alla spedizione, non era conforme al pensiero nel quale ell’era stala ideata ed accettata; le istruzioni ci parvero allontanarsi dalle dichiara-/.ioni fatte alla bigoncia e dalle risoluzioni stanziate dall’Assemblea. » E mi \ero, la repubblica romana, che non doveva essere nè difesa, nè assalita, è oggi assalita direttamente. (Cosi è! così è! Movimento prolungato.} Ecco la questione, qual la Commissione l’ha considerata. Il sig. ministro degli affari esterni vi ha dello che sarebbe stala una insensataggine avviare una spedizione sopra Civitavecchia, con 1’ordine di aspettare gli avvenimenti e di non prendere un partito ulteriore se non nei caso in cui un intervento esterno od una controrivoluzione interna i¡chiedesse la mossa delle nostre truppe; ma perchè dunque il sig. ministri) degli affari esterni non tenne egli questo linguaggio, quando il sig. generale di Lamoricière determinava, negli stessi termini, che il sig. ministro ha rammentalo, Io scopo della spedizione? (Benissimo!); quando nella prima Commissione, dalla maggioranza della quale io aveva fatto parte, di 'Inai ava positivamente a’ministri, come il generale di Lamoricière venne ;ul affermare a questa bigoncia , che noi comprendevamo che si andasse a prendere alloggiamento a Civitavecchia per pesare sulla questione italiana ? ( Nuovo movimento. ) Voi dite che non si pesa, restando in un dato sito. Dimenticale dunque la spedizione d’Ancona! (Benissimo!) Dimenticate che, a fronte 'l'un corpo d’esercito ragguardevole, avuto riguardo alle forze, di cui altri dispone nella parte d’Italia ove dovevamo fare lo sbarco, avuto riguardo alla possibilità , per la vicinanza delle nostre coste , caso che si appiccasse un conflitto, di far giugnere soccorsi immediati; dimenticale che la presenza a Civitavecchia d’un corpo d’esercito francese dava ella sola la certezza di pesare d’un forte peso nella questione italiana! (Impressione ). Ma se vi par ora che questa sia insensataggine, perchè non dirlo , * 'piando il generale di Lamoricière riassumeva così chiaramente, positiva-niente, ciò che avevamo detto nella Commissione? Perchè lasciar accettare alla maggioranza dell’Assemblea tale risoluzione? Perchè lasciarci, noi che abbiamo dato il voto con la maggioranza, perchè lasciarci nel pensiero, dichiarato dal generale di Lamoricière alla bigoncia? Il ripeto^ se credevate che una spedizione così fatta a Civitavecchia, per aspettarvi ordini ulteriori, dati a tenore degli avvenimenti che potevano insorgere , o per opera delle potenze esterne , o per efTello di una controrivoluzione fosse una insensataggine; se avevate questo pensiero, do-'ivate manifestarlo, poiché io ho dato il mio voto, e molti altri l’hanno dato al pari di mej nella ferma credenza che comprendeste la spedizione come il generale di Lamoricière e come la Commissione. ( Benissimo!)