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    Eternare nella incute dei posteri PUonio clic Ti salvava era doveroso, di quell'Uomo che decretava: Resistere ad ogni costo, fondando sulla fui costanza e più sul Tuo valore. Ma se il Tuo pensiero è sublime,
>	il rii del pari e sublime c italiano, sarà l’espressione dell’energia di un popolo e l’interprete dei voli di Lui che è, e Tu chiami Padre oella j’vi.ha, l'istituzione in questo giorno solenne di un Battaglione di valenti ”ui i i ¡cri, che abbiano per impresa: Vincere o Morire, col nome glorioso: BATTAGLIONE MANIN, che in questo caso corrisponde a Battaglione della Morte.
    In queslo santuario della libertà ve n’ hanno molli che non appar-lencndo ancora a nessun corpo, anelano per altro al momento di porsi mille prime li le e combattere una lotta disperata. Il giorno forse non è lontano, e l’Italia altravoila insegnava a uu Barbarossa quanto vagliano li oscenlo che hanno giurato sul Carroccio, sull’ altare della Patria.
VIVA 1/ITALIA.
GIO. BATT. PASCOLI.
1!) Maggio.
GRIDO DI GIOIA
AL POPOLO ROMANO E DI TUTTA ITALIA.
LA FRANCIA È CON NOI.
    La Camarilla di Gaeta sempre intenta a nuove prove di disperato (niisiglio aveva incaricato il Cardinale Macchi, Antonelli e Lambruschiui <!i formare un piano d’invasione francese nello Stato Romano. Il debole Ministero convinto forse di una malintesa politica religiosa, pareva cedere «i 11‘ invito, ma 1’Assemblea nazionale, ed il Popolo spiegavano un caratine tulio opposto.
    Furono in allora assopite tali trattative; ma qualora si consideri fino «love giunga mai sempre l’odio indispettito dell’egoistica famiglia depositaria delle vendelte, maravigliar non si deve se rappresentare si seppe al Governo francese con neri colori lo stato di Roma: che una mano di facinorosi tentavano sovvertire l’ordine delle cose; che di sole vendette particolari si nutrivano i membri del Governo, e contro alle più sacre antichità della eterna città rivolgevano le loro vendette. Le gesuitiche mene dell’Austria, clic ben sapeva che fra le odierne Potenze Europee, solo alla Francia più appoggiar poteva i suoi disegni, presso quest i maggiormente hanno spinto per trarne partito.
    Da tali lacci avvolto il debole Governo della Repubblica francese aderì infamemente, e si fece ministro delle segrete intelligenze dell’Austria a disonore della nazione francese. Ma fu in tempo smascherato, e la vendetta del sangue francese sparso sulla terra romana ricadrà sugli iniqui ministri ; mentre se la Francia giurò mai sempre di riconoscere e difen-•lere la libertà d’Italia, non mai poteva esserle contraria e tentare di \ ilirla.