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\<semblea. Questa parola promuove violente interruzioni; ed il ministro li affretta di dichiarare che tal espressione, perfettamente ammessa in diritto, non ha nulla d’oltraggioso per la maestà parlamentaria.
    Il presidente risponde che la maggior disciplina è l’osservanza rigorosa delle leggi; che il rifiuto d’obbedire, fatto dall’uffizial superiore dilla Spianata degl’invalidi, è senza scusa.
    Il generale Lebrelon dà alcuni ragguagli sulle difficoltà, continuali! ente fatte dalle autorità militari, di riconoscere il decreto dell’Assembra ; afferma che un caso simile avveune già sotto il ministero del gemi.ile Lainoricière ; e sostiene esser questo il momento di decidere tale questione, sotto pena di ledere la inviolabilità dell’Assemblea.
    Il ministro della guerra sorge a dichiarare che in avvenire un simile malinteso non si rinnoverà, e che l’autorità militare non disconoscerà mai la supremazia dell’Assemblea.
    Il sig. Goudchaux dimostra che I’ obbedienza alla legge non contrasta punto con la disciplina militare; poiché ogni giorno gli agenti piii inferiori dell’autorità richiedono l’uso della forza pubblica, senza che. nini) pensi d’impugnare tale diritto. Sarebbe strano che si volesse sola-iiirnle disconoscere l’autorità del presidente dell’Assemblea.
    Il sig. Degousee domanda che il decreto dell’ 11 maggio sia affisso in tutte le caserme; ed il sig. Boreaux di Puzig insiste perchè sia data Muldisfaziflne all’Assemblea.
    Il sig. Vittore Considerarti sostiene che l’insieme de’fatti rivela una cospirazione manifesta contro la Costituzione, e eh’ ei ci trova nuovi motivi di persistere nella proposizione d’accusa, deposta sul banco, contro il presidente della repubblica ed il ministero, e di comprendervi altresi il generale Changarnier.
    Dopo aver udito nuove spiegazioni del ministro della guerra, l’Assemblea decide che il decreto dell’11 maggio sia messo nell’ordine del giorno dell’ esercito.
   I	sigg. Flocon e C. Dain chieggono che la sanzione penale presi ritta dalla legge venga applicata. La maggioranza sembra stanca di tal discussione, e passa all’ordine del giorno.
    II	sig. Grevy presenta il rapporto relativo al progetto di legge circa la concentrazione de’ poteri militari fra le mani del generale Changarnier. Mostrando con molta energia gl’inconvenienti ed i pericoli di tale concentrazione . la giunta conchiude col proporre lo scartamento del progetto di legge.
    Dopo una sospensione d’alcuni istanti, la sessione è ripresa, ed il sig. Giulio Favre chiede che sia continuata la discussione sulla questione d Italia; al che il presidente dichiara che il ministro degli affari esterni non era pronto, per difetto di documenti sufficienti.
    Il sig. Ledru-Rollin : Voglio dire una sola parola. Oltre Io scioglimento della questione, che fu posta ieri, sonovi altresì sentimenti d’ansietà, che convien soddisfare. Voi avete a Parigi, avete ne’dipartimenti famiglie, che sono inquiete sulla sorte della spedizione ^ e de’loro figli.
I	Interruzioni ironiche a destra. )
    Credo che non sarebbe abusare de’ momenti dell’Assemblea cominciar