29 10 corpo, il leuenleinarcsciallo conte Lichnowski, del terzo corpo ; poi i generali maggiori conte Degenfeld, il quale perdette sotto di sè uu cavallo, 11 principe Federico Lichtenstein, il conte Sladiou, che fu ferito, il conte Kolowrat, Maurer e Aleniann, il quale fu pure ferito; poi il colonello e brigadiere barone Bianchi dell’ inlanteria Kinski, il colonnello conte De-geufeld dell’arciduca Leopoldo, il valoroso colonnello Benedek di Gyu-lai, il conle Kielniannsegge di Baumgarten ( gravemente ferito ), Weiler, dell’infanteria arciduca Francesco Carlo, e Weiss, del nono battaglione di cacciatori, senza dire degli altri distinti ufficiali dello stato maggiore e superiori dei quali darò i nomi questi giorni. Di trofei abbiamo 12 cannoni, una bandiera, da 2 a 5000 prigionieri. La perdita del nemico, per quanto ci è noto, consiste in due generali morti, e tra morii e feriti 10 ufficiali dello stato maggiore e da 5000 a 4000 uomini. La nostra perdila, in questa decisiva giornata, fu pur troppo molto considerevole; i reggimenti ed i battaglioni della prima linea di battaglia ebbero ognuno dai 10 ai 20 ufficiali dello stato maggiore e superiori, morti e feriti, e la perdita' di uomini, tra morti e feriti, ammonta dai 2000 ai 5000. Ma nessuno si lasciava trattenere, e non solo nessuno voleva essere 1’ ultimo, ma ognuno voleva esser dovunque il primo. La battaglia durò dalle 10 ore del mattino fino a tarda notte. Quando mi portai, dopo finita la battaglia, nel mio quartier generale, lasciando sul campo di battaglia il quartiermastro generale dell’armata teueutemaresciallo de Hess, perchè prendesse le disposizioni per inseguire il nemico, gli venne annunziato inaspettatamente il generale piemontese Casato, come parlamentario, il quale desiderava parlargli, e che per parte del re di Sardegna mi espresse, per suo mezzo, il desiderio di conchiudere un armistizio, colla ricerca di sospendere le ostilità Jinchè abbia fatto conoscere il tutto alle Camere in Torino. Questa proposta venne tosto respinta dal tenentemaresciallo de Hess, nella mia assenza, annunciando al signor generale Casato, che le ostilità avrebbero da continuare giorno e notte come prima, offrendo come condizioni principali d’armistizio unicamente accettabili, quelle che stabilissero, fino alla conclusione della pace, l’occupazione militare del tratto di terreno fra il Ticino e la Sesia, l’occupazione totale della città d’Alessandria e quella della fortezza di egual nome, con guarnigione divisa ugualmente fra le due parti; finalmente il ritiro della flotta sarda dal mare Adriatico, c 1 attuazione sollecita di trattative di pace tra 1J Austria e la Sardegna, per mezzo di un ambasciatore nominato ad hoc. Questa mattina venni a rilevare dal detto generale piemontese che Carlo Alberto abbia abdicato, e che dopo la battaglia abbia ceduto la corona al suo figlio primogenito, il duca di Savoia. Domani comunicherò a V. E. i punti particolareggiati di questa convenzione, mentre alcuni altri furono stabiliti con maggior precisione, non potendo oggi mandare un rapporto più esatto per la stanchezza e per lo sfinimento di quelli che m’ attorniano. Accetti, ec. »