449 alla direzione degli affari di guerra, ed egli veniva eletto a Deputato, solo Ira’ militari, nella nuova Camera dei rappresentanti. Questa Camera ebbe la sorte, che lutti ricordano, al 15 maggio; ma allora Ulloa non era più in ¡Napoli. Giunto in fatti in quella capitale il veterano delle armi e delle libertà ¡(aliane Guglielmo Pepe, ed aflidata al suo comando la spedizione di un esercito alla guerra della patria indipendenza, Girolamo Ulloa promosso ad ufficiai superiore, venne nominalo capo dello .stalo maggiore del generale in capo. Sarebbe inutile e troppo doloroso rammentare le turpi industrie con le quali il governo del Borbone tentò di far disertare l’esercito destinato alla più giusta c più nobile impresa che fosse mai. Girolamo Ulloa fu tra’più zelanti e più efficaci collaboratori deir illustre generai Pepe nell'indurre l’esercito a passare il Po, a sprezzare le lusinghe, le promesse, le minaccie del re Bombardatole, a dichiararsi soldati della indipendenza italiana a dispetto del proprio governo. Riuscirono in parie soltanto le generose loro insinuazioni, ed ora è un anno che un’ eletta schiera di volontarii, assistila da una eccellente batteria, e diretta da ufficiali per ogni ragione distinti rappresentano nella più brillante maniera li fratelli di Napoli alla difesa di questo baluardo delle italiane libertà. Quando Guglielmo Pepe assunse il comando in capo di tutte le truppe italiane nel Veneto, Girolamo Ulloa continuò ad essere capo dello stato maggiore del venerato capitano, e fu dal nostro Governo promosso a lenente colonnello. All’ufficio di capo dello stato maggiore, egli aggiunse dopo anche quello di membro del Consiglio di diiesa, e per tulli questi mesi prestò assidui e segnalali servigj. Dopo il latto di Mestre, tanto glorioso per la nostra armata, Ulloa fu promosso a colonnello. Gli elettori del primo circondario lo nominarono nel passato gennaio a rappresentante del popolo all’Assemblea dello Stato Veneto. Il Comando di Marghera e dei forti annessi fu affidato ad Ulloa pochi giorni prima che cominciasse il bombardamento. Come egli abbia disimpegnato tali importanti funzioni, quali sieno state la sua abilità, il suo coraggio, il suo sangue freddo ^ la sua instancabilità durante l’assedio, e quando ferveva il pericolo; quanta sia stala l’arte da lui spiegala ncl lasciare il forte senza che il nemico sene accorgesse; non ho d’uopo di dirlo, perchè lo dicono tutti'coloro che si trovarono teslimonii delle benemerenze in questa guisa acquistale da lui verso la patria. Il Governo ha giustamente premiato Ulloa con la promozione a Generale; ma il popolo gli diede un premio più grande nella slima che gli ya esprimendo ogni giorno, e nella letizia che ha dimostrato quando si seppe che al già Comandante di Marghera fu affidata la dilesa della seconda linea con larghezza di poteri^ ed ultimamente eletto uno dei Triumviri alla Commissione militare di difesa. T. VII. 29