129 Foci a sinistra: Coiti«? ■ » Il cittadino di Lamoricière: Vi dirò or ora come; non posso dir lutto ad un tempo. L’onorevole oratore, che scende dalla bigoncia, presentò con molto ingegno e lucidità gl’inconvenienti della condizione, i pericoli che potevano risultarne; ma ciò che ho indarno cercato nel suo discorso, è ciò che si aveva a fare. La condizione è estremamente diificile, estremamente grave; spieghiamoci prima chiaramente intorno a quanto avvenne a Gaeta. Noi abbiamo nella giunta, il dico dinanzi tutti i membri di essa, che sono qui presenti, abbiamo lungamente interrogato il sig. presidente del Consiglio ed il sig. ministro degli affari esterni circa il Congresso tenutosi a Gaeta, e circa le conseguenze che n’erano derivate per la condi-zion della Francia. Se avessimo creduto che la Francia fosse legata, impegnata con l’Austria, con la Spagna, con Napoli, per intervenire in Italia, credete voi che saremmo venuti a proporvi il rapporto che vi abbiamo recato in bigoncia? No, mai! (Benissimo!) Ma appunto perchè, dalle positive affermazioni di persone, alle cui parole dobbiamo credere, alle cui parole crediamo, è risultato che la Francia opererebbe liberamente.... Un rappresentante: Nel senso dell’Austria. (Esclamazioni.) Il cittadino di Lamoricière: Dirò or ora qual divario corra fra l’azione che sarà della Francia e Fazione dell’Austria. Se avessimo creduto, se la giunta avesse creduto, che la Francia dovesse andare in Italia per operare nel senso austriaco, non vi avremmo portato alla bigoncia il rapporto, che portato vi abbiamo. Il cittadino presidente del Consiglio: E noi saremmo colpevoli, se l’avessimo proposto. Il cittadino di Lamoricière: Come andarono le cose a Gaeta? Le potenze si adunarono. Perchè si adunarono? Perchè il Papa ha scritto loro, ed ha loro chiesto soccorsi per ritornare a Roma. La Francia è stata chiamala; quando altri chiama una potenza, ella risponde; e la Francia mandò a sapere che si dicesse e facesse a Gaeta. Ora, che fu deciso? Fu deciso dalle potenze intervenute al Congresso, di ricondurre il Papa a Roma. Che lece la Francia? Ecco che cosa ci fu detto: La Francia ha fatto le sue riserve; ella ha detto: Prenderò consiglio da’miei interessi e dalle congiunture. Ecco la condiziou delle cose. Questo accadeva nel momento in cui la battaglia di Novara era perduta dagli eserciti delFindipendenza italiana; credete voi che una battaglia perduta non cangi in nulla la condiziou delle cose ? Quella battaglia perduta, in tal congiuntura, è la battaglia di Waterloo dell’Italia. (E' vero!) Foci a sinistra: E la ristorazione! (Movimenti diversi.) Il cittadino di Lamoricière: Cittadini rappresentanti, vediamo ora la condizione della repubblica romana. Che cosa ha ella fatto? Con tutti i Popoli dell’Italia centrale, che si erano emancipati, che avevano usato del loro diritto, eli’ha dichiarato la guerra all’Austria; ella somministrò >1 suo contingente, troppo scarso senza dubbio, nella lotta sostenuta dall’Italia contro l’Austria. Oggidì l’Austria ha per sè il diritto della guerra, l’ascendente della vittoria. Napoli, la Spagna, la Russia, le di-T. VII. 9