536 DICHIARAZIONE. Perchè l'egregio cittadino Giovanni Toppani apparteneva al Comitato di Mirano, del quale io era Presidente — e perchè talvolta a lui piacque riprodurre de’miei pensieri, e si lece tal’altra diffusore generoso delle mie opinioni : — venne in taluno la poco filosofica deduzione che gli scritti veramente patriottici dal Toppani posti in luce, sieno opera mia. Dissi, poco filosofica deduzione, perchè quantunque sieno conformi in noi l’amore della libertà, l’abbominio alla tirannide, e la conscien-ziosa credenza che anziché vivere e subire il giogo austriaco, sia meglio morire c subire il giogo di Satanasso per altro le opinioni politiche c molli giudizii politici del chiarissimo Toppani sono iu opposizione a quelli che con un solo e sempre vivo colore io espressi ne’ poveri miei scritti. Io mi credo perciò in dovere di dar pubblica e solenne dichiarazione eh’ io non presi mai parte alcuna nelle carte che il Toppani ha stampato, e che il merito quindi è tutto di lui, ed esclusivamente di lui. Ed a questa dichiarazione di buon grado io devenni, perchè ho sempre abborrito il vestire delle penne altrui , e perchè io parlai alto sempre, e scrissi sempre franco non solo dacché ho la ventura di trovarmi in questo libero e sacro suolo, ma quando anche il turpe dispotismo dell’Austria puniva la parola, e incatenava il pensiero. DEMETRIO MIRCOVICH. Fine «lèi Tom« Settimo,