304 31 Maggio. PAROLE DETTE DAL PRESIDENTE DLL GOVERNO dal Palazzo Nazionale alle ore 9 poni, del 51 maggio 1848. Veneziani! L’Assemblea nazionale nella seduta d’oggi si mantenne coerente alla sua deliberazione del due aprile, cioè di resistere contro 1’ Austriaco a qualunque costo. I voti dei vostri Rappresentanti, benché in segreto scrutinio, furono unanimi nell’autorizzarmi di continuare le trattative in via diplomatica, salva sempre la loro ratifica. Le nostre milizie di terra e di mare nou si sgomentarono punto dopo l’evacuazione del forte di Marghera, ma auzi più risolute e coraggiose si strinsero fra loro onde respingere il nemico. Continuate dunque ad essere perseveranti, abbiate fiducia in Maria Vergine, e vinceremo. Ordine, e tranquillità. — Viva la nostra Milizia! Viva la Marina! 31 Maggio. Cittadini ! I Non vi lasciate prendere da spavento se sentite infierire si davviciuo il cannone. Quello strepilo non viene sempre dal rabbioso urlo dell’esoso nemico, ma più spesso dal generoso fremito dei nostri prodi che ci difendono. — Pensate a quella schiera d’eroi, e vi sentirete rinvigorire se languenti, fieri leoni se coraggiosi. Continuate con animo lieto, con franca fiducia, con ostinata risolutezza a resistere ad ogni costo. Disponetevi in tal modo a vincere, od a tracciare una pagina di gloria non mai letta in istorie. Rifiutate con energia le mene austriache. Calcolate nemici della patria, di voij dei figli vostri lutti quelli che condur vi volessero ad una onorevole capitolazione. Sprezzateli, e li condanneremo poi. Coli* Austriaco non si salva l’onore, non si salvano le proprietà, nou è sicura la viti ¡stessa. Inganni e tradimento sono le sue armi. 11 vedrete vilissimo sempre ove trattasi di misurarsi con noi. •— Contendiamo fin l’ultimo palmo