314 e dei giovani ufficiali dello stalo maggiore, perch’ e’ domandava, a rischio della sua popolarità, il ritorno dell’esorcito iu Parigi; chi, se non io? (A sinistra: E' vero! — Bravo! bravo!) Noi dico per gloriarmene; no, il dico perchè altri mi accusa. Si, io voleva che l’esercito passasse in Parigi successivamente. Aveva la coscienza che, accomunandosi alla popolazione di Parigi, ei diverrebbe prontamente, non per ordine, ma per convincimento, profondamente re-pubblicano. Il tempo mi diede in breve ragione; domandatelo all’esercitoI (Adesione a sinistra.) Cittadini, ho dotto che la questione italiana aveva preso grandi proporzioni; mi sono ingannato? Una lettera del presidente della repubblica, contraria alla vostra vo» lontà, e che la smentisce uffizialmente, una lettera del generale supremo, che aizza l’esercito contro le vostre decisioni .... come ! questa usurpazione, questo conflitto di potere, non è controrivoluzione, non è tentar «li distruggere la repubblica! Vedete un po’; di fuori, che facciam noi? Noi andiamo coi re, colle aristocrazie contro i popoli, ah! ben so, sotto un vano pretesto di religione. La religione ! ella è col popolo che si batte, e che, per difendere la sua libertà, espone il SS. Sacramento sulle barricate; con lui è la vera religione! A sinistra: 11 resto è ipocrisia! (Applausi.) Il sig. Carlo Dupin : Eglino espongono il SS. Sacramento sulle barricale, per impedire il ritorno di Pio IX. (Impressione.) 11 sig. Ledru-Rollin: Si: di fuori, il governo serve la controrivoluzione, poiché, mentr’egli va ad opprimere l'indipendenza dell’Italia, dimentica di domandar conto al governo russo del suo minaccioso intervento in Transilvania. Sì; v’ha patto d’alleanza con le aristocrazie del di fuori. La repubblica è ella meno sacrificata di dentro? No; non si può averne più dubbio. Bastano alcuni fatti a provarlo. II 29 gennaio, che cosa fa il comandante supremo? Circonda TAssemblea di truppe senza ordine del presidente. Si manda a chiamarlo; è egli occupato, e spedisce un ufficiale di stato maggiore. S’istituisce per lui un comando speciale, che il mette a capo di 300,000 uomini. Questo comando è minacciante; è una vera dittatura; è contrario alla legge. Noi ne chiediamo P abolizione; il governo non cede. Una question di danaro si presenta; sotto la question di danaro palpitava la questione politica. Si rifiuta l’assegnamento domandato; il governo non s’inchina. Poi giunge la lettera del presidente, poi la lettera di quel pretoriano, il quale ha dichiarato che la nostra volontà non è niente, che la volontà del capo dello stato è tutto; e voi tacete! e la repubblica non è minacciata! Eli’è questa la controrivoluzione, o la luce non è più luce! (Applausi a sinistra.) In una condizione così solenne, non ho più a dire altro che una parola : Se i ministri sono solidarii della lettera del presidente, del contegno del generale Oudinot, presidente e ministri debbono essere posti in accusa per aver violata la Costituzione. E questo io propongo. (Applausi.)