52 Vedemmo al sito , donde sorte il Sultano per imbarcarsi , il suo caicchio coperto d’una tenda di porpora, ornata di frange e fiocchi d’oro , ventiquattro marinai d’atletica statura seduti sui banchi , colle mani -che delle loro camicie di seta in su rivolte , coi remi dorati e dipinti in jnano che non attendevano che il Sultano ed il segnale per vogare ; i cannonieri di Toffana colla miccia accesa ne osservavano il passaggio onde salutarlo con una scarica d’artiglieria. Senza interrompere il nostro viaggio perchè il Sultano tardava a comparire, traversammo il porto, e gettammo l’ancora a Calata , sotto la scala e-braica. Il principale noleggiante si recò dal Caimacan , o luogotenente del gran Visir, colla lettera del pascià di Morea , che gli annunziava il nostro traspQi'to a Costantinopoli. Il