119 e che dipende pur esso dal pascià di Ianniua. Era un giovine di una ributtante leggerezza ; pieno delle idee della grandezza del suo superiore di cui faceva magnifici racconti. Narrò per esteso ai Francesi il tristo affare di Preveda, al quale pretendeva essere intervenuto. Si vantava di avervi operato prodigi e di avervi brava* mente troncato il capo a quindici Francesi , ed in prova di quanto diceva mostrò a Beauvais una sciabola irruginita , e mentre questo l’esaminava non pareva gran fatto tranquillo. Ma quel Rodomonte non era poi si armigero quanto si vantava d’esserlo , ed al dire degli Albanesi che lo avvicinavano , tutti potevano desiderare d’ésser morti come quelli ch’ei diceva d’avere uccisi. La città di Catharina, ch’ei goveE“ nava con un talento pari al suo valore, potrebbe godere d’un più alto