57 di lacerare il mio giornale ed empierne le saccoccie , come di carte indifferenti. Questa precauzione me lo salvò , e l’ozio della prigione mi permise.di porlo insieme, non scritto alla distesa, ma in istile enimmatico, affinchè altri non potesse profittarne nel caso che mi venisse tolto. Si pensò al nostro alloggio provvisorio, e qualche tavola sovrapposta a due cavalletti ed un cattivo materasso furono il letto, sul quale prendemmo intanto un po’ di riposo , secondo il solito , senza spogliarci de’ nostri vestiti. Il Kiaia o luogotenente del castello presentò il di susseguento al dragomanno della Porta la presa che aveva fatta; e Virgilio, Orazio, Lucano, ec.j schiavi e sospetti di tradimento comparvero d’innanzi all’interprete del Sultano. Siccome sua eccellenza non sapeva il latino , io tremai che li