i37 tri , chiamato prigione di sangue , inerita una particolare descrizione. La prima porta per la quale si entra è di legno, e s’apre in un corridoio di dodici piedi di lunghezza e quattro di larghezza , alla cui estremità si sale sopra due gradini per giungere ad una porta che è di ferro battuto, e che conduce ad una galleria semicircolare ; alla sua estremità trovasi una seconda porta parimente di ferro battuto, ove termina la galleria; infine dieci piedi più lungi avvi una porta di enormi travi che chiude la prigione. È impossibile entrarvi senza un brivido involontario. La luce non penetrò mai in quel soggiorno dei singulti e del pianta.. Giammai vi si udi la voce d’un amico che consolasse la misera vìttima del dispotismo. Il cupo chiarore delle lampade vi sparge appena una luce moribonda ,