i4o La Porta ne’ suoi firmarti non accorda ai suoi mussai! ri che delle prigioni, e lascia in arbitrio dell’agà di affittar loro una parte del suo locale ; quella che noi occupavamo era divisa in un pian terreno disabitato ed in un primo e secondo piano. La parte contigua alla nostra era abitata dal comandante e dalle sue femmine. Era vi dietro un picciolo giardino e l’apertura della prima torre di marmo. Devo dire a proposito di quella torre, che essendo riuscito all’incaricato d’affari , negli ultimi tempi della nostra schiavitù , di prendere a pigione l’appartamento dell’agà onde ritirar visi con sua moglie , ebbi occasione-di visitare l’interno di quella torre e d’entrarvi. Malgrado l’oscurità che pur vi regna , io potei distinguere un feretro di legno, e spinto