56 sei-citati contro quegli sventurati, dal momento in cui si dipartirono dal bascialaggio di Morea, che termina ai confini delì’Àttica. Per dare un’idea di quanto ebbero a soffrire per parte de’ conduttori loro basterà il riferire alcuni fatti. Tosto che uno de’ prigionieri si fermava per mancanza di forze , e non poteva tener dietro agli altri, i soldati che gli scortavano troncavangli il capo e ne abbandonavano il busto sulla pubblica via. Qualche ufficiale eccitato da tanta barbarie, volle alzar la voce e n’ebbe in risposta la morte. Per allora i prigionieri s’erano riposati nel loro soggiorno presso il pascià, e quindi passarono facilmente le montagne e furono a dormire a Megara. Il giorno dopo giunsero a Tebe, Thiva, lontana otto leghe da Megara. Dall’alto della Cadmea si gode della vista del monte Citerone e del Par-