CAPITOLO II. LA CONSOCIAZIONE E LA CITTA DI VENEZIA. La oscurissima istoria dei quattro primi secoli del governo delle lagune, presenta due cose affatto distinte fra loro. Altro è il comune, ossia la consociazione dei rifugiali coi primitivi abitatori delle isole, altro la città presente di Venezia. Coll’andar del tempo, quasi tutta la consociazione si unificò nella città, la quale divenne il comune; le altre parti della consociazione, che non si son congiunte nella città, vi rimasero soggette. Queste due cose sono generalmente confuse dagli scrittori con ¡scapito della verità storica. Non è sicuro, nè al certo probabile, che tosto, al primo urto dei barbari, i fuggenti nelle lagune, consociatisi cogli abitanti primitivi, avessero una propria esistenza politica, ordini civili statuiti e sicuri. Ne fa testimonianza la famosa epistola indiritta ai tribuni dei marittimi (1) dal romano Cassiodoro, che non ¡sdegnò nomarsi prefetto del pretorio di un re barbaro, e servirlo. Documento, se si guardi allo stile tronfio ch’ebbe il ministro di Teodorico, non laudabile al certo, ma importantissimo, perchè addita la condizione fisica, la materiale condizione, le industrie di questa nascente regione del bel paese (i) D. M. Cassiodori, ep. lib. XII, pag. 419-