118 fuoco animava gl’ingegni immortali di Grecia ; ma semplici , ma diffuse e simili forse a quelle che i rozzi Spartani cantarono nell’ origine di quel genere di poesia. Qualche vecchia canzone parla di Titiro, e danno un tal nome talvolta all’ariete , che col sonaglio al collo precede la greggia , talvolta al pastore medesimo. Così quel nome famoso onorato da versi immortali di Virgilio fu altre volte celebre in Arcadia , ove si è conservato , malgrado il disordine dei tempi. Si abbandona la mensa coronandosi di fiori. Le danze , i giuochi compongonsi e mescliiansi, unisconsi e non hanno fine che colla giornata. Allora ebbri di vino e di piaceri, gli Arcadi , i popoli della Sicionia e dell’Argolide riprendono cantando la strada de’ loro villaggi. Tali divertimenti _son diversi dalle c-