lif zione , ogni uomo nato con orecchie fatte per la musica s’allontanerà , onde sentir leggere da un Greco nostro contemporaneo le arringhe di Demostene , le dolci modulazioni d’Anacreonte o le splendide descrizioni del cantore d’Achille. Una tale pronuncia, unita al bel ritmo del greco antico , spiega come si commovesse un uditorio , come un oratore incatenasse colla semplice lettura delle sue produzioni un popolo intero che 10 ascoltava. L’opinione de’ dotti accademici può essere utile pel modo d’insegnamento , ma non sarà mai adottata da quelli i quali conoscono 11 greco moderno , e la seduzione della sua pronunzia. Questa è però varia fra’ Greci mó-derni ; il clima e l’influenza del cielo modificano a quello che sembra queste diverse inflessioni. Ne riporterò soltanto alcuni esempi. Il Moreotto