» 58 prolunga le sue parole ed ha i suoni di testa o nasali. L’Ateniese s’espri-ìne con caricatura. L’abitante dell’E-piro , sempre duro , porta nelle sue parole l’impronta delle sue montagne e del suo carattere. Non so a qual motivo attribuire il ridicolo accento di que’ di Chio , che parlano col petto e colle fauci , mentre si fa fatica a far sentire il gainma (g-) a Smirne e mentre si elide quasi del lutto a Costantinopoli. Con tale differenza , la lingua moderna non sembra più essere la medesima, sebbene sia molto meno varia di quello che comunemente si vuole. Una donna di Morea non darà dunque tanto piacere parlando quanto uua Greca di Costantinopoli , che fa dolcemente fischiare il tliita (th) , pronunzia appena il delta (d) e compone un nuovo idioma di diminutivi, che anima con certi gesti e con una