88 il corpo; dividono infine il loro tempo fra il lavoro delle mani e l’ufficio divino, in chiesa od in cella. L’ordinaria loro lettura è il testo del vangelo o le omelie dei padri della chiesa. Ma sia ragione o ignoranza, riguardano essi i libri di teologia e tutti gli scartafacci di controversie, come un tessuto di sottigliezze che offendono Dio. In una parola que’ monaci, colle austerità loro e col loro genere di vita, ricordano i discepoli dell’abate Rance, la cui forte e terribile instituzione sussiste ancora. Que’ conventi oltre qualche dotazione hanno degl’incerti e - delle e-lemosine abbondanti dai fedeli. I monaci de’ grandi Capi-luoghi dell’ordine mandano, in tempo de’ digiuni, alcuni di loro a fare delle escursioni evangeliche , che sono di qualche profitto alle comunità. I padri del monte Athos o di Pathmos, qualche