i3g non più borsa ( giacché aveva avuto la precauzione di mostrarci queste cose ) fino la berretta rossa che aveva in capo , tutto aveva perduto ; ma la nostra lettera ei l’aveva salvata perchè portata sempre sul suo cuore ove stava scolpita la nostra sciagura. Concluse poi , come è facile immaginarselo, col chiederci qualche soccorso per riporsi in viaggio. Ad oggetto di liberarci da quell’importuno, si fece un leggero sagrificio ; e si seppe poscia che non solamente ei non era sortito di città, ma che era l’emissario dell'agente russo che dimorava a Tripolitza. Tutto il nostro tempo però non passava in ricever visite , e qualche ora si trascorreva in divertirci un poco. Ogni sera nel momento in cui il sole andava a nascondersi dietro il monte Roino, si dirigeva la passeg-