115 mano. Pareva sorridesse ai giuochi che facevansi in suo onore. Ma il di susseguente come era timida nell’ac-costarsi all’altare ! poteva appena inoltrarsi. Non sapeva s’io vedessi Elena od Ifigenia. Portava la corona nuziale , e procedeva come una vittima al sagrifizio. Giunge la sera. Ecco che lascia la casa paterna, ove ogni oggetto le rammenta la sua infanzia , i suoi piaceri , e ciò che ha di più caro al mondo. Là ottenne tutto l'affetto , tutte le carezze. . . . Rimane incerta; sua madre la tiene strettamente abbracciata , e la stringe al seno ! tuttavia una dolce violenza ne la allontana. Sostenuta da’ suoi parenti, preceduta da un fanciullo che le presenta uno specchio, va a passi lenti ed interrotti , mentre i canti dell’E-pitalamio , che saranno ripetuti sul talamo stesso , ne annunciano la fe-