■<3* llU «5>- lagune ; il serenare di lui, povero e travestilo, sotto al portico di Santo Apollinare ; il suo prestarsi all’uffizio di cuoco nel monastero della Carità ; l’avvenutone riconoscimento, la battaglia di Salbore, la vittoria sopra un figlio di Federigo (che in realtà era poco più che divezzato dalle poppe ) ; 1’ ambizione dello stesso Federigo, l’alterigia del pontefice che lo conculcò sotto ai piedi, sono tutte favole, piene di poesia; ma favole che nessuno può più credere dopo che Angelo Zon, amico e nostro cooperatore in questo libro, dimostrò con evidenza la verità (1). La verità è che Alessandro e il Barbarossa convennero in Venezia ; che furono accolti ambi-due splendidissimamente ; che soscrissero le tregue foriere della pace di Costanza, e che il papa largheggiò a’ Veneziani indulgenze ed onorificenze. In quest’epoca, la repubblica saliva a tanta altezza, da potersi dire che, temuta e rispettata, aveva autorità ed influiva nelle sorti del genere umano. L’ ombra dell’ antica osservanza verso l’impero d’Oriente era sparita coll’avvenuta distruzione dell’ impero stesso ; anzi i nepoti di coloro che usavano i titoli d’ ipato, di protosebaste, di protovestiario, intitolarono il capo della veneta repubblica doge di Venezia, Dalmazia, Croazia, signore (dorninus) di un quarto e mezzo dell’ impero di Romania. Nè dovevano poi gli ordinamenti antichi dell’ interna politica così durare coni’ erano per 1’ addietro, mentre a tanta diversità di politica esterna dovea corrispondere 1’ analogia della interna politica. Il governo di Venezia, era un governo che (come osserva il Foscarini (2) sapientemente) non ebbe legislatore, perchè non venne mai dominato assolutamente dal potere di un solo. Nè era necessità di legislatore e di diritto scritto dove il governo potea dirsi un fatto che andò lentamente compiendosi ; fatto che partiva dalle istituzioni romane. Pieni di riverenza verso il Foscarini, concordi con lui che in Venezia non vi ebbe legislatore, concordi anche nel credere che la costituzione veneta (1) Zon, presso Cigogna, Iscriz. venezvoi. IV', pag. 5^4* (2) Letterat. venez.