6o vole scendevano dalla sommità de’ monti, muggiva cupamente il tuono, e tutto ci spingeva ad affrettare il passo. Dopo una mezz’óra di strada si passò a guazzo un fìumicello , probabilmente tributario della Pirnazza* Mezza lega più in là volgemmo a levante , seguendo sempre le falde d’un monte il quale conduce fino a cinque sole leghe di distanza ad Àn-dreossa che ci vedemmo a sinistra al nord allo spesso chiarore de’ lampi. I Turchi e la scorta che ci accompagnava, si posero alla testa della piccola nostra carovana, intanto che l’oda-bascl , o capo de’ giannizzeri, che era con noi, corse innanzi ad annunziare il nostro arrivo. Il momento del nostro entrare in Andreossa è ancora presente alla mia memoria, nè vi si cancellerà giammai. I nostri cavalli procedevano in fila