89 presentati al pascià die era attorniato da’ grandi della sua provincia. Stava seduto nell’angolo del suo sofà, fumando qual macchina una pipa alla persiana di cui pareva godesse il sapore. Come destato da una prò* fonda contemplazione ci fece dire di sedere col mezzo del suo interprete per nome Caradia. Il vescil di Tripoli , l’intendente del bey di Navarino si prostesero ai suoi piedi, baciarono la sua manica , e si ritirarono all’estremità della sala in supplichevole atteggiamento. S’informò allora de’ nostri nomi e qualità ; disse due parole dell’Egitto ; diede i suoi ordini e ci congedò. Fummo quindi condotti in un’ala del suo palazzo die era l’harem o apparta- _ mento delle femmine allora non occupato , perchè cpiel pascià non ne aveva. Ci si diede una camera, delle guardie, ed un Greco per attendere 1