i8) volesse accordar loro per sepoltura, mentre furono rigettati da’ Turchi e da’ Greci del pari. Si lascia a sinistra la chiesa di S. Elia, che non è più che un mucchio di rovine. Ve-desi in una delle sue muraglie un marmo nel quale sono perfettamente conservate due aquile; questo frammento d’antichità può avere tre piedi in quadrato. La valle si stende un quarto di lega più in là sino alle falde del monte Pioino , nel quale si entra per gire a Caritene. Si ricono^ sce già di far viaggio per un’antica strada a motivo de’ lavori necessari in un sentiero praticato fra montagne simili a quelle. Per circa due leghe si continua ad inoltrarsi fra alte sommità sempre più alzandosi. Solo accostandosi ad una foresta si comincia a trovare un dolce declivio. Questa foresta si stende quasi due