Iclie producono la noce di galla c la vallonea, di cui si fa un commercio piuttosto considerabile. Trovavansi '¡antichissime piante atterrate dal tempo ed altre dai pastori che vi avevano acceso il fuoco alle radici. Nella stagione in cui eravamo, il lazzeruolo crataegus azacrolus ) ci offeriva le lue frutta odorose ; e sui ruscèlli ftavano da ogni parte i lauri-rosa ■incora in fiore. Immensi boschi d’u-■jpvi selvatici vedevano tra loro qual-®ie platano e dell’elci : a quando a «uando qualche boschetto di salci piangenti, de’citisi , infine un gran numero d’allori erano gli oggetti f a’ quali si stampavano i nostri pas-f'• Ed al sortire di quelle secolari foreste , ci si paravano dinanzi le più amene collinette , ove il mirto pd il rosmarino empievano del soave foro olezzo l’aria e le nostre narici. Cosi, passate due ore, valicammo 4