133 ci desse un segno d’interessamento. Presentali da Caradia che salutò il pascià inchinandosi lino a terra , sua Altezza ci ricevette con faccia aperta. Ci fece delle interrogazioni sulle quali ebbe la generosità di non insistere , quando da noi si tergiversava o si cercava di eluderle. Parve commosso dalla nostra posizione, e più volte ripetè cli’ei bramava alleggerire i mali della nostra schiavitù. Ordinò di recare del caffè , e ci congedò con molta urbanità. Appena sortiti mi fece chiamare in particolare , e mi invitò assai affettuosamente a visitare uno degli uomini di casa sua che era malato , non che molti de’ suoi cavalieri o deli. D’allora in poi io fui medico di corte , e mi fu aperto l’adito al palagio. Io però mi vi recava con una certa ripugnanza a motivo di certi Greci