It>t il rispetto dovuto ad un discendente d’A i modio , o di Aristogitone. La sera un distaccamento di venti Albanesi sbarrava la nostra porta e montava la guardia in una camera vicina , tanto per impedire la nostra fuga quanto per difendere da quella parte il palazzo da’ tentativi notturni di qualche Mainotto che si fa temere dal pascià fin nel suo serraglio. Que’ soldati non ci davano che segni d’amicizia , e non potevano restarsi dall’aininirare la giovialità e la specie di non curanza con cui passavamo i nostri giorni. La perdita della nostra libertà , l’incCTtezza dell’avvenire , i pericoli '■lie ci attendevano , la nostra maniera stessa di vivere avrebbero non pertanto potuto indurci a tristi rimessioni. Ma tale era il profondo an-n'entamento della nostra esistenza che non si voleva da noi pensare nem-