demmo colà una bella fonte e la Pirnazza die scorre romoreggiando entro un alveo di ciottoli ; la riva destra era alta e coperta d’un folto bosco. L’acqua continuava a cadere dirotta , si girava un campo , essendoché la strada volge a ponente verso la montagna , e non si poteva trovare un passaggio , quando incontrammo un Turco di bell’aspetto, riccamente vestito, seguitato da due schiavi che ci diede il buon giorno iti francese. Ci disse che aveva veduto Marsiglia e Parigi, e riconobbe Forràer al suo uniforme , sebbene stracciato, per un commissario di guerra , e cominciava già a darci delle notizie che venivano da noi a-vidamente raccolte. Un Turco che parlava puramente il francese , ed un vero Turco ! chi mai poteva essere ? Ei stava per dircelo e ci par-