gnità dell’esser loro , e perchè non sono obbligati ad avvilirsi onde strisciare sotto la verga d’un oppressore. Quelli che abitano le città rassomigliano a tutti gli uomini di quella nazione , tra quali la corruzione ha preceduto le cognizioni ed i lumi necessari onde aspirare alla virtù pel solo bisogno di praticarla. Ma concepiscono delle speranze su questo proposito nel conoscere i Sagoriati ; e nella Grecia libera le dolci loro abitudini non sarebbero citate al certo coinè un fenomeno. Terminerò di parlare degli Albanesi dicendo che trovatisi da per tutto riuniti e formanti un corpo a parte che è fiero del suo nome ; che conservano ostinatamente la lingua schia-vona , e che malgrado la lontananza e l’espàtriazione restano sempre Albanési ed orgogliosi d’un tale» titolo. FISE DEL VOLUME SETTIMO