Aprile Í7P7- '66 per unirla a loro, ed erigersi in Repubblica , e che minacciavano pure il Polesine dello stesso destino . Disponendosi alla partenza da Verona il N- H. Francesco Battaja come abbiamo detto, volle coll’ultimo suo Dispaccio di questo stesso giorno primo Aprile dar al Senato un preciso dettaglio dello stato , in cui lasciava la Provincia Veronese, e gli avvenimenti di Salò. SERENISSIMO PRINCIPE. J^Temmeno in questa sera ci è concesso di offrire a VV. EE. dettagliati, quanto vomssimo, i riscontri de'felici avvenimenti, occorsi in Salò. Confusi ancora gli animi, ed occupati dalla massa delle cose, in cui li Capi di quei fedeli Abitanti, ed il Co: Fioravanti , che acclamato da essi come lor Generale diresse la difesa e gli attacchi, detono necessariamente trovarsi involti , ci mancano tuttavia circostanziati i rapporti di Uffizio . Spedita però da essi loro in questa mattina una Persona per annunciarci verbalmente la serie delle cose accadute, e trattore il Costituto, lo rassegniamo inserto alla considerazione di VV. EE. Luminosa la fede, e distinto il coraggio, che hanno mostrato, del pari che i sudditi della Val Sabbia, ci parve indispensabile a sostenerne l’ardore di scriver loro le_ inserte due Lettere, (i) comcchè alli Deputati, cui provisionalmente fu affidato il Governo di quella Patria, ed al Fioravanti le altre, che pur uniamo in copia. Nello stesso tempo necessario essendo di render attivi i pezzi di Artiglierie, presi ai ribelli, de’quali ancora s’ignora con precisione il numero di morti, e prigioni, abbiamo innoltrato a quella par- fe l'abile Tenente di Artiglieria Monti con un distaccamento pur di Artiglieri, alquante munizioni, 200Pagliacci perla Truppa, e con Cambiale di Ducati joo V. C. in riserva di spedir- * vi anche 100 Nazionali, se il bisogno lo richiedesse. Animati li buoni dall’esito felice di uesti primi tentativi, vorrebbero ve-ersi spinti alla volta di Brescia. L’ardore n’é vivissimo, e tale è il voto comune delle Valli Bresciane, e della Riviera; e pare, rimirino con invidia le disposizioni fatte dalla Valle Senapa sotto di Bergamo: Articolo questo, sul quale il Nunzio della Valle stessa in quest’oggi dal dover nostro accompagnato a VV. EE., potrà con la viva voce offrire le convenienti rischia-razioni. Intanto sparsa essendosi la fama che volevano i Salodiani tradurre quasi in trionfo a Verona i Sedicenti Generali Bresciani, e gli altri greg2rj, fatti prigionieri, parve al nostro zelo, che importante fosse alla Pubblica trar/ quillità di allontanarne la comparsa , ed evitare con ciò l’agitazione, ed i trascorsi che la moltitudine accesa contra di essi di ardore, generar potrebbe nelle circostanze massime della esistenza di Truppe straniere fra queste mura, e di qualche numero di mal intenzionati. Spedito perciò per la via di Bardolino il benemerito Capitan Viani, ed affidata ad esso lui la cura di tanto oggetto, si s udierà, che senza passare per Verona, vengano sollecitamente tradotti a Vicenza alle disposizioni di quella Eccell. Carica Es-traordinaria per dipendere quindi sul loro destino dalli Sovrani comandi dell’ Eccell. Senato. Ma liberato Salò, e la Riviera, ritirati i Ribelli anche da Desenzano , fummo in questa sera obbligati di dar pensiere ad un emergente, colà insorto, il quale non lascia di meritare tutto il riflesso. Si produssero i Sindici di quella Terra significandoci , che (1) Noi abbiamo per le mani tutte le Let- le abbiamo tracciate, perchè anderesiimo tere , qui indicate dal N. H. Battaja ; ma all’ infinito.