Ili volontà loro dì mantenersi fedeli, cosi non possiamo dispensarci di rimarcare quanto imperiosa sia la necessità di maggiori rinforzi . Questa ristrettezza fu quella , che cori vivo nostro rammarico non ci ha lasciaci spingere , come avressimo bramato nel momento stesso del primo suo ricupero un grosso rinforzo a Salò : ma in mezzo a questo , sebbene estenuate fossero le poche forze, di cui potevamo disporre: zoo Cavalli, 70 Fanti diramarmi , e 10 Artiglieri trovavansi sin da quell’ Epoca a quella parte; circa if m. pesi di Polvere, e palle erasi riuscito benché a grave stento di far colà penetrare. Avressimo pur tentato di spedir in progresso Truppa , o Villici, ma crociato il Lago dalla Flottiglia Francese, cd intercettc le strade di terra , non poteva che una forza superiore tentare il passaggio . Le due Compagnie pure , che erano già arrivate a Bardolino, non potevano azzardare di portarsi sulla riva opposca. Quello però che sopri tutto pesa al nostro cuore si è conoscere per qualche indiretto rapporto , che intiepidito per qualche modo 1’ ardor delle Valli dall’insidioso umiliato Proclama Francese, dichiarante rotta la Neutralità di VV. EE. , ignoriamo in oggi la disposizione ; e molto più ci pesa vederci impossibili-tate le vie di farvi penetrare de’soccor-si di Truppa, ed Artiglieria , che domandavano, mentre quanto alle munizioni , già queste loro devono esser giunte . E parlando delle Valli stesse in linea militare, quella della Val Sabbia è organizzata in modo il più desiderabile, già conosciuto da VV. EE. per le tre Carte della medesima accompagnate ai Sapienti loro riflessi sin dalia scorsa settimana , ma non però e-gualmente sostenute si trovano la Val Trompia, e la Val Camonica , piena di attaccamento al Pubblico nome la maggior parte degli Abitanti della prima, e tutti della seconda, le lor operazioni per altro non sono regolari , né gli Uffizioli, che loro abbiamo spediti , sono bastevoii a dirigere le mos-ìc. Tutta volta tutto confidando nella Tomo II. Previdenza Divina non lascicremo mezzo intentato per incoraggirle, e smascherare le insidie del ricordato Proclama Francese. La dichiarar.ione di VV. EE., che smentisce quello attribuito all’Eccell. Provv. Estraord. Battaja, é ora sotto il torchio, e sarà di nostro dover il farla pervenire alle Valli stesse, e ne’ modi prescritti a Peschiera , cd a Le-gnago , sperando , che sia questo un mezzo utilissimo a sostenere gli animi, e far spiccare in faccia de’Sudditi , e delle estere Truppe la sempre eguale ingenua condotta di VV. EE. E quanto al trasmessoci Proclama , di cui e-gualmente siamo incaricati di farne U pubblicazione colle Stampe, deve l’ossequio nostro invocare benigno perdono, se prima di prestarvi esecuzione, osiamo di assoggettare a VV. EE. alcune considerazioni. Allarmati come si erano i Sudditi, e, conviene pur dirlo, in qualche guisa disanimati per l’imbarazzo, che loro cagionava il vedersi a fronte i Ribelli, amalgamati con i Francesi, e da questi sostenuti , aveva 1’ istruzione , che fatta avevamo diffondere tolte le dubbietà, e quindi la successiva Ducale di VV. EE., che ingionse di rispinge re i Ribelli stessi colla forza, se pur uniti fossero co’ Polachi, o con qualunque altra Nazione , tracciate non dubbie norme alla loro condotta. Le operazioni de’Val Sabbini, e de’Salo-diani furono l’esecuzione di questa Pubblica volontà . Ma ora pubblicato da’ Francesi l’insidioso Proclama, che dichiara rotta la Neutralità, e per altro canto quello di VV. EE. volendola mantenuta, non sapressimo qual nuovo imbarazzo potesse produrre il Proclama stesso negli animi de’Sudditi , qualor una qualche dichiarazione maggior, relativa alle precitate Ducali, non li animasse a sostenere la propria difesa, e a non cedere le armi a chiunque le pretendesse deposte . Tratte queste divote riflessioni dal solo oggetto del Pubblico Servigio, venererà però l’ubbidienza nostra quanto VV. EE. saranno per iegiongervi , e intanto daremo corso Q