2J4 me era parere della Consulta , mansueti si potesseso ridurre all’imbarco, si doveva pagare il loro avere, e più dar loro un'anticipazione a tutto il Mese di Giugno venturo. Eccitò dunque la Conferenza ad obbligare il Savio Cassier a segnare un Damò MM. SS. per commettere, che dalla Zecca o in paste, o in verghe, o in Soldo contante fosse entrata la summit, eh’ Egli dimandava. Il Damò fu immediatamente segnato in questi termini dalla Serenissima Signoria, non già da’Savj. 1797. 8 Maggio. Tra il Serenìssimo Principe, Serenissima Signoria , e gli Eccellentissimi Ca; i Superiori. E D.rmò : Resta commesso al Cassier del Collegio di disponer immediate, e coll’intelligenza dei competenti Uffizj,. il pronto pagamento o in effettivo contante , o in Paste di tutti li crediti della Truppa, e Flottiglia in inti:ro saldo sin a questo giorno, e cosi pure l’importare delle Paghe d’ un mese avvenire , e ciò al premuroso oggetto, che non venghi dalla mancanza de’pagamenti turbara la Pubblica tranquillità. E del presente ne sia data copia al Savio di Terra Ferma al!a Scrittura, al N. H. Luogotenente Estraordinario, ed al N. H. Deputato alla Costodia interna per lume, ed esecuzione. Andrea Alberti Seg. Passò quindi il Morosi ni a spargere nuovi timori per l’interna Congiura ; chiedendo i rinforzi decretati di Truppe, ricusati dal Con-dulmcr. Prima per altro, che si decretasse il trascritto Damò, il N. ende aver un apparente pretesto per allontanarli : da quest’ allontanamento ne derivava la conseguenza vagheggiata, che non rimanevano forze ad appoggiare la Flottiglia, ed a difendere la Capitale, esposta ali’ urto invin- H. £. Giacomo Grimani col solito suo furore disalveando anch’ E-gli dal Tema proposto sul Piano da tenersi ec. sostenne con tutta la sua veemenza, che immediatamente si dovesse disarmare ; e che s’ imbarcassero sollecitamente gli Schiavo-ni, onde allontanar dalla Città la cruda strage , che minacciavano . Si maravigliò, che molti Indivi-dui, ( colà raccolti ricercassero dal N. H. Niccolò Morosini IV , quai fossero i Capi della Rivoluzione? asserì anch’Egli, che esistevano a Venezia mila Congiurati, che già a quell'ora si era veduta qualche Dama di rango a lavorar pubblicamente Coccarde tricolorite, e che il suo voto, ed il suo desiderio era quello solo di possibilmente salvar la Patria da una totale rovina : perchè gli Schia-voni inferociti avrebbero incominciato il massacro dalli Nobili stessi, che sarebbe consumato da’Congiurati. A questo Passo il Provve-ditor alle Lagune e Lidi N. H. Zuanne Zusto ebbe a dire queste sole memorabili parole.- 1 Schiavo-ni i xe el conforto dei Buoni, come no i poi esser che el spavento dei Cattivi•• Il N. H. Zaccaria Vala-resso relativamente al disarmo, per voler star con tutti due i Partiti , come era suo costume , si espresse in dubbie maniere: che se sì poteva , e voleva difendere, doveansi ritener gli Scbiavoni-, in caso diverso disarmare , e licenziarli - cibile de’ Francesi al di fuori , al di dentro de’ Congiurati. Ed ecco ottenuto il generale disarmo, che si voleva con tanti raggiri : onde venir all’ultimo passo della abdicaz one del Corpo Sovrano spogliato d’ ogni difesa -