J^Z lascio de Biglietti non sarebbe per apportar aggravio alcuno al Pubblico Erario» SERENISSIMO PRINCIPE. Il Corrier Rocchetti non attendeva, che il passaporto di questo Ministro, delle Relazioni Esteriori per distaccarsi da Parigi, e recar alla pubblica Sovrana autorità il riverente mio numero i8j. L’ arrivo dell’ altro Corriere Ronzoni, verificato jcri dopo il mezzogiorno, che mi recò le riverite Ducali 6 e ii corrente , ne sospese la partenza. Mi onoro di rassegnar alla loro Sapienza, che per quanto riguarda alla prima io oso lusingarmi, che la Pub- blica Economia non dovrà più soggiacere ad un esborso così considerabile, e del tutto inutile, mentre non credor che il Possessore de’ Biglietti, che non sono, che di sole 600000 Lire Torne-si ( mentre le altre cento mila dovevano esser da me distribuite per li maneggiatori di quell’affare, e che non ho creduto di dover rilasciar prima di conoscere l’esito) non si avviserà mai, dopo quanto è avvenuto, di presentar-meli per ritrarne l’equivalente in tante Cambiali , come era stato prima concertato. In qualunque caso, io tengo un Documento sufficiente per convincerlo, che quel danaro era promesso per un oggetto, che non si potè adempiere (i). Devo per altro esprimere alla Pubblica autorità li sentimen- <0 Qui io debbo, continuare a giusta difesa del benemerito e zelante N. H. Alvise Querini la storia delli sopraccennati Biglietti . Restituitosi egli alla Patria , nel Mese di Luglio 1797 li furono presentati i noti Biglietti . ma furono ila lui protestati nella totalità della stimma . Sembrava , che 1’ affare fosse terminato, quando nel giorno tre Dicembre fu improvisamente arrestato, e condotto fuori della propria Casa in Venezia dalla Fona armata Francese per ordine del Direttorio Esecutivo di Parigi, e tradotto nel Castello di Milano. Nel giorno 11 Febbraio J7p8 si presentò al suddetto Castello il Cittadino Pasqualis Ajutante Generale del- Interrogàtziom. t. Se ha conosciuto un certo Wiscovich ? 2. Quando lo ha conosciuto , e da chi fu presentato ? 3. Quando ha principiato ad aver affari con lo stesso ? 4. Se aveva egli rilasciati al Wiscovich de’ Biglietti per seicento mila Franchi? 5. So aveva ricevuto dallo stesso il valore de medesimi ? 6. Se il Querini credeva di poter con questa suro ma corromper il Governo Franse se ? lo Stato Maggiore dell’Armata d’ Italia insieme con un suo Aiutante. Furono condotti alla Stanza, ove dalli 8 del Mese di Dicembre dimorava esso N. H. Querini . Il Cittadino Pasqualis si annunziò come incaricato dal General in Capo dell’Armata d’Italia Berthier a costituirlo , ed interrogarlo . Fatti dunque allontanar tutti quelli , che si attro-vavano nella Stanza, trasse fuori varj Fogli , e sopra d’ uno, che aveva il titolo di Ministro della Polizia di Parigi lesse li seguenti interro-jatorj al N. H. Querini, ad ognuno de’ quali egli cateeoricamente rispose : il tutto fu scritto dall’ Ajutante surriferito del Pasqualis. Risposte , r. Sì . 2. Quando il Querini arrivò a Parigi co* me Ministro della Repubblica di Venezia il Wiscovich gli si presentò, come tutti gli altri Sudditi Veneti, e ciò fu alia fine del mese di Luglio 179S. 3. Nel mese di Marzo 1797. 4. Sì. 5. In nessuna maniera; mentre essi san® stati sernati dietro una convinzione passata tra il Wiscovich ed esso Querini . 6. Il Querini non ha mai avuta l’intenzione di corromper il Governo Francese. Il Wiscovich dopo lunghe, e replicate istanze allo stesso Querini fatte fare per esser ascoi« tato , essendogli finalmente riuscito , gli proposti che se il Governo di Venezia avesse