68 molestie, suscitate dal General Francese Balland, che comandava nei Castelli di Verona . Noi daremo qui il di lui Dispaccio 2 Aprile, diretto all’Eccellentissimo Senato, tralascieremo però di trascrivere te molte inserte, perchè non compatibili colla brevità della nostra Raccolta . Il Dispaccio era il seguente. SERENISSIMO PRINCIPE. I Prigionieri ribelli non senza bisogno di somma precauzione per tradurli,sono arrivati a Pancrazio sotto la guida del non mai abbastanza lodato Capitan Viani. Sono 2)7 i gregari, e 191 così detti Uffiziali, la maggior parte delle più distinte Famiglie di Brescia , e di Bergamo , quali sono descritti nell’inserta Nota. Prevenuto di giàl’Eccell. Provv. Estraord. in T. F. a Vicenza dall’ in ora partito Eccellentiss. Provv. Estraordinario in T. F. Francesco Bat-taja, ho rinnovato l’avviso a S. E., onde spedisse al loro incontro sufficiente numero di Cavalleria per rilevare uella, che ai medesimi serve in ora i scorta. Nella difficoltà però di far sollecitare a tutto il Corpo ribelle la marchia, ho disposto, che sia per vettura accelerata almeno quella Je’ Capi, onde con la loro custodia garantire il destino del N. H. Provr. di Salò , e molti altri Uffiziali, e Sudditi Veronesi , che si dicono posti in arresto a Brescia. Quello, che duole gravemente al mio animo , si é la quasi dimostrata certezza, che i ribelli stessi paisassero d’ intelligenza co’Francesi, ed anzi ne e-seguissero gli ordini: i fondamenti della qual cosa li rassegno alla competente rispettabile Autorità . Mi duole altresì, che gl’inserti reclami, m questa mattina avanzati al Gen. Balland, onde non venisse .frapposto ostacolo all’ inpresso , ed uscita per le porte della Città alle Ordinanze, e Corrieri, e delle Truppe anche in Desenzano , non abbiano riportato alcun effetto , anzi . in vece, che mi abbia il Gen. Balland scritta l’annessa Lettera reclamante , che sieno stati a Salò attaccati, ed uccisi de’Francesi, portanti uniforme della Nazione. Non è a dubitarsi, ve ne erano alcuni mescolati co’ribelli, e perciò studiando di prender tempo , ho creduto di rispondere alla Lettera stessa con quella, che unisco in copia, ed ingiungendo al Capitan Zulati, ora a Salò , di riconoscere la cosa in tutti i suoi dettagli, lo ho incaricato di produrmeli solleciti, onde sulla base de’medesimi fortificare le giustificazioni , che possono risultare abbondanti ad appoggiare la causa de’Sudditi. A giusto conforto de’ medesimi intanto pervenuta l’ossequiata Ducale di VV. ÉE. di je ri sera, vi ho dato immediate il conveniente corso. Ho spedito con l’annesseLettere le Ducali dirette alle benemerite Genti della Val Sabbia, ed a Salò. Ho spediti ai Deputati di quella Patria altri ijoo Ducati V. C., 500 somme di formento a titolo d’imprestanza, e vi hoinnoltra-ta pure la possibile quantità di Jpol-veri. _ 7 Questi Nobili Provveditori, e Capi del Territorio, tutti riconoscenti alle generose espressioni di VV. EE., comunicate anche ai Capi Condottieri , venerarono con suddita gratitudine , e colla maggior esultanza intesero le disposizioni di VV. EE. d’innoltrare a questa parte gli stabiliti suffragi; ed a-nimati dall’ immancabile voce dell’ Eccellentissimo Senato , ne attendono il più sollecito lor arrivo. Ridonata per spontaneo voto anche la Terra di Lo-nato al soave Dominio di VV. EE. coll’ assistenza massime delle Comunità di Calcinate , e Brendizole , che con Montechiari , Desenzano ed altre si mantengono fedeli, ho secondato il loro voto, ordinando al ¿Brigadier Maf-fei di spedire il Capitano Paravia , ed alcuni altri Uffiziali nelle Comunità predette , per dirigere al caso i loro movimenti, confortando intanto quelli di Asola con li generosi tratti della pubblica munificenza. Vidi anche due Deputati della Val