rafe in questi promesso di assoggettare prontamente a Processo il Comandante delle sue Truppe, che esisteva in Ber- Ìjamo all’occasione della rivolta di quel-3 Città, dichiarando , che arbitro il Senato di dirigersi verso di essa , e l’alira di Brescia, come più crede opportuno, non si sarebbe presa alcuna contraria ingerenza dalle sue Truppe, chiedendo Egli soltanto di essere preventivamente avvertito, qualora si volesse usare la forza , onde evitare ogni possibile sconcerto; e riflettendo, che crederebbe opportuno d’attendere in precedenza d’ogni intrapresa la risposta del Direttorio Esecutivo alla nostra Memoria 15 cadente. Quanto poi alla difesa, e preservazione delle altre Provincie, che si mantengono fedeli, conosceva conveniente al nostro diritto l’uso di tutti quei mezzi , che si riputassero opportuni, tra i quali credeva molto efficace quello , che non potendo Egli dispensarsi di approvigionare la sua armata, traendone le sussistenze dallo Stato nostro , per sollevare' tutte le suddite popolazioni da qualunque peso di somministrazione alle sue armate, gli venissero da noi somministrati o in generi , o in contante Ducati 250000 valuta corrente al mese per lo spazio di mesi sei, o tanto meno, quanto più presto terminasse la Guerra d’Italia; e ciò in via d’imprestanza, promettendone la restituzione dopo la Pace, congiuntamente al debito contratto per le somministrazioni fatte sin ora, ridotto prima a giusta liquidazione. Esigendo però le attuali difficilissìnte circostanze dalla maturità del Senato, che anche coll’uso di ulteriori sacrifi-zj si procuri di ben disporre ai riguardi nostri il Generale medesimo, e si conscguisca il sollievo de’sudditi, involti da tanto tempo nelle più commoventi sventure, e ben meritevoli di essere _ confortati anche in vista delle recenti testimonianze, solennemente da Essi palesate della loro fede, ed attaccamento, dalla conservazione del quale esjenzialmente dipende la difesa e la preservazione dello Stato nostro; trova 50 opportuno di autorizzare il Dilettissimo Nob. Nostro Mes. Francesco Pesaro K. e Procur. di significare per iscritto, onde evitare qualunque equivoco, al General Buonaparte, che sopra il rapporto da lui fatto al Senato delli colloqui, seco lui tenuti in Gorizia, quanto il Senato medesimo era penetrato dalle positive sue dichiarazioni, che non verrebbe presa dai suoi Uffi-ziali parte alcuna sull’insurrezione delle Venete Provincie, nd punto turbate quelle misure, che la maturità Pubblica credesse di adottare per ricondurre in esse l’ordine, e la tranquillità, altrettanto secondando le viste di esso Generale di allontanare ulteriori pesi da tutte le nostre Popolazioni per conto di somministrazioni alle armate, e quindi motivi alli dilettissimi nostri sudditi di amarezza, e sconcertamento, discendeva il Senato ad accordargli in sostituzione per lo spazio di mesi sei, o tanto meno quanto più presto avesse fine la Guerra d'Italia la cosrisponsione di mensuali Ducati 150000 valuta corrente, o in generi , o in denari, tutto a peso del Pubblico Erario. Duplice però essendo l’oggetto di tale concessione, cioè, e di portare nelle presenti dolorose circostanze un sollievo ai sudditi, e di sempre più comprovare gli amichevoli sentimenti del Senato vèrso la Repubblica Francese , è certo, che non lascierà nella estesa di questa Lettera la desterità del Cittadino di far conoscere al Generale medesimo essere Essa obbligata alla precisa condizione, da lui stesso proposta, che per conto delle Truppe Francesi , o stanziate nel Veneto Dominio, o belligeranti in prossimità di esso , nessun ulterior peso, o molestia non venga inferita ad alcuna delle nostre popolazioni; ed in oltre d’interessare il Generale medesimo a corrispondere a questo tratto marcato d’amicizia col secondare egualmente le provide! cure del Senato, dirette a mantener l’ordine, e la quiete nelle Provincie tranquille, come per quelle, che fosse p«1 prendere per ristabilire .'e traviate»